Autonomie, Ranieri (Cgil): si rischia di allargare il divario tra Nord e Sud

La Cgil mette in guardia sulla possibile riforma delle autonomie. “C’e’ il rischio che alcune Regioni possano gestire servizi con piu’ risorse e che altre, piu’ piccole, come l’Abruzzo, con un residuo negativo, abbiano meno soldi per i servizi, con un aumento delle disuguaglianze. Al contrario, ci sarebbe davvero bisogno di garantire i livelli essenziali delle prestazioni minime per tutti i cittadini, diminuendo cosi’ le sperequazioni” spiega il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, alla vigilia dell’incontro tra il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, e il governatore Marco Marsilio previsto a Pescara proprio sul tema dell’autonomia differenziata.

“In Abruzzo – osserva il segretario – dobbiamo imparare a gestire meglio le autonomie che abbiamo. Come nel caso della sanita’: stiamo dimostrando di non essere molto virtuosi, visti i problemi che ci sono e considerando che sempre piu’ cittadini vanno a curarsi in altre regioni. “Ci sono alcune materie che non possono essere regionalizzate – sostiene Ranieri – si pensi, ad esempio, all’istruzione o alle infrastrutture che devono restare statali. In una regione piccola e’ difficile creare economie di scala e organizzazione per gestire le materie che potrebbero essere delegate agli enti regionali. I rischi sono notevoli da questo punto di vista”. “Uno dei pericoli e’ quello che si allarghi ulteriormente il divario tra le regioni ricche del Nord e quelle del sud”. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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