Autostrade A24 e A25, scontro Toninelli – Strada dei Parchi sui fondi

“I soldi per sistemare i viadotti della A24 e A25 ci sono. Me lo ha assicurato questa mattina il ministro Tria. Non ci sara’ necessita’ di un ulteriore decreto”. Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, nel corso del sopralluogo effettuato questa mattina sotto il viadotto Macchia Maura della A25 nel comune di Bugnara

“Ci hanno detto di aver creato allarmismo. Oggi i dati scientifici ci dicono che abbiamo fatto bene perche’ le carte che stanno al concessionario dicevano che i viadotti stavano molto meglio di quanto i rilievi stanno dicendo. Andiamo avanti con le verifiche di sicurezza per evitare altri crolli come quelli del ponte di Genova”, ha aggiunto Toninelli. 

La replica di Strada dei Parchi

L’amministratore delegato della Strada dei Parchi Cesare Ramadori a proposito del finanziamento delle opere di messa in sicurezza delle autostrade abruzzesi, contenuto nel decreto Genova e assicurate dal Ministro Toninelli, ha osservato di essere in possesso di documenti che dimostrano che “di milioni in questo momento ce ne sono a disposizione solo 112, e che il decreto e’ stato rimandato indietro dal Ministero dell’Economia e Finanze, al ministero delle Infrastrutture, affinche’ lo corregga con parziale copertura finanziaria. Ad oggi la realta’ e’ che i soldi non ci sono”. “Noi abbiamo aperto otto o nove cantieri e con fondi propri – spiega ancora Ramadori – E’ chiaro che se questa situazione si protrae dovremo prendere provvedimenti. Noi abbiamo firmato le carte con il ministero a dicembre del 2018, e i soldi ancora non ci sono”. 

“Se non verra’ approvato il Piano economico-finanziario entro il 30 giugno, e non credo che lo sara’ visto i tempi che stanno scorrendo, si riproporra’ il problema dell’aumento tariffario. Ci hanno riportato alle tariffe del 2017 togliendoci l’aumento del 2018 e quello del 2019, pari a circa il 19%, senza nemmeno dirci grazie- ha proseguito Ramadori – Abbiamo fatto ricorso al Tar contro la decisione del ministero e ripeto, se la situazione non sara’ risolta entro il 30 giugno le tariffe delle autostrade sotto il nostro controllo aumenteranno del 19 per cento”, conclude Ramadori.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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