I consiglieri regionali di opposizione del Patto per l’Abruzzo segnalano possibili ricadute sui dipendenti del Consiglio regionale d’Abruzzo a seguito dei tagli previsti nel Bilancio di previsione finanziario 2026–2028, attualmente all’esame della Prima commissione. Secondo quanto emerso dalle audizioni delle rappresentanze sindacali, il bilancio del Consiglio subirebbe una riduzione di 1,4 milioni di euro sulle spese correnti e di 1,8 milioni sulle spese di investimento, nell’ambito delle misure adottate dalla Giunta per far fronte ai disavanzi delle Asl.
In una nota, l’opposizione evidenzia che il bilancio dell’Assemblea legislativa era già stato approvato dall’Ufficio di Presidenza e dal Consiglio stesso ed era basato su obblighi considerati certi e non rinviabili. I tagli ai trasferimenti, viene sottolineato, inciderebbero sulle spese obbligatorie e renderebbero fragili le coperture finanziarie relative al salario dei dipendenti, per un importo stimato in 670 mila euro.
I consiglieri segnalano inoltre possibili effetti sul funzionamento dell’Ente e sui servizi. A L’Aquila si prospetterebbe una riduzione dell’utilizzo della sala Ipogea, mentre a Pescara, in caso di conferma del taglio sugli investimenti, potrebbe essere sospesa la riqualificazione dell’auditorium De Cecco. Secondo l’opposizione, la contrazione delle risorse rischierebbe di riflettersi anche sul finanziamento di leggi e misure di impatto sociale, tra cui interventi per il trasporto pubblico e agevolazioni per gli studenti pendolari delle aree interne.
Il Patto per l’Abruzzo richiama infine il tema dell’autonomia del Consiglio prevista dalla legge regionale 18/2001 e chiede alla Giunta di rivedere l’impostazione del bilancio, annunciando la possibilità di intervenire direttamente in aula in assenza di modifiche.
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