Bombardieri (Uil): obbiamo capire come far ripartire il Paese

Una Uil propositiva a livello regionale e nazionale, vera locomotiva dei temi oggi al centro del dibattito pubblico e, per questo, pronta alla mobilitazione se non dovesse essere ascoltata. Una Uil che in Abruzzo prosegue nel suo percorso di riorganizzazione, che condurrà ad un’unica struttura regionale capace di valorizzare i territori. Il consiglio regionale si è svolto a Villa De Riseis e ha visto la partecipazione del segretario nazionale Pierpaolo Bombardieri. A fare gli onori di casa, Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo che ha aperto i lavori e tracciato gli scenari presenti e futuri della regione e del sindacato.

Nel corso del suo intervento, Bombardieri ha parlato dei temi dell’attualità economica e sociale: “Dobbiamo capire come far ripartire il Paese – ha detto – e, in questo senso, servono investimenti, idee chiare e la capacità di guardare al futuro, utilizzando in modo efficace le risorse del Recovery Fund e anche quelle del Mes. Inoltre, ci vuole particolare attenzione alle aree del Mezzogiorno, dando la possibilità di sgravi contributivi per fare nuove assunzioni stabili e a tempo indeterminato. Bisogna mettere il lavoro al centro degli obiettivi politici. Chiediamo al Governo di fare questa scelta – ha sottolineato il leader della Uil – ma vediamo qualche timidezza di troppo e, invece bisogna accelerare i tempi per affrontare le problematiche occupazionali con cui dobbiamo fare i conti nel Paese e in particolare nel Sud. Così come rivendichiamo adeguati incrementi salariali con il rinnovo di tutti i contratti privati e pubblici. Se sull’insieme di questi punti non avremo risposte – ha concluso Bombardieri – proseguiremo la nostra mobilitazione, utilizzando tutti i mezzi a nostra disposizione”.

Da parte sua, Michele Lombardo è intervenuto sia sui temi dell’attualità regionale, sia sul percorso di riorganizzazione della Uil Abruzzo: “Da un lato – ha detto – assistiamo ad una Regione Abruzzo assente e che non coinvolge le parti sociali nelle decisioni. Dall’altro, è evidente il ruolo svolto proprio dal sindacato negli ultimi anni. È il caso della Zes: la perimetrazione definitiva è stata fatta grazie a noi, riequilibrandola verso l’interno al fine di valorizzare le zone deboli della nostra regione. Va ricordato che proprio noi della Uil siamo stati i primi a parlare di corridoio Tirreno-Adriatico, intermodalità e via dicendo: se oggi tutti ne parlano, se oggi l’alta capacità ferroviaria Roma-Pescara, che è conseguenza di questo discorso, sta diventando una realtà è perché la Uil ha fatto da locomotiva a temi diventati di tutti.  Attualmente, sul tavolo della Regione ci sono 73 progetti, che dovranno ulteriormente essere scremati: la Regione apra subito un confronto con le parti sociali, anche alla luce del fatto che qui in Abruzzo siamo riusciti a creare un fronte comune di ben sedici sigle, compresa Confindustria Abruzzo. Sanità, scuola, infrastrutture, trasporti, commercio e servizi: su questo ci giochiamo il futuro. E non dimentichiamo che siamo una regione che soffre al di là della pandemia”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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