Masci: gli spazi di Villa Basile torneranno fruibili per i cittadini

«Gli spazi di Villa Basile in questi giorni sono stati sottratti arbitrariamente alla città. E’mia ferma intenzione contrastare con immediatezza questa iniziativa illegittima di interdire l’accesso alla popolazione apponendo addirittura sui cancelli dei cartelli riportanti la scritta “proprietà privata”».

Il sindaco Carlo Masci è intervenuto a chiarire che l’amministrazione comunale non ha alcuna intenzione di recedere rispetto al possesso dell’area di Villa Basile donata a suo tempo alla comunità, era il 1975,  per destinarla a parco pubblico; e questo nonostante la Corte d’Appello abbia purtroppo rigettato in questi giorni l’appello presentato dal Comune avverso la sentenza di primo grado che aveva dichiarato l’intervenuto acquisto per usucapione a favore dei discendenti del Barone Basile.
«Il difensore dell’Ente – spiega Masci – mi ha comunicato per iscritto che la decisione della Corte d’Appello è priva di efficacia esecutiva poiché a tal fine – trattandosi di una sentenza di mero accertamento – non vi è ancora il passaggio in giudicato. Quindi quei cartelli vanno rimossi immediatamente. Abbiamo nel frattempo già conferito il mandato legale – ha continuato il sindaco – a ricorrere per Cassazione per tutelare i diritti del Comune e siamo motivatamente fiduciosi che le nostre rivendicazioni vengano accolte dal supremo organo giurisdizionale».

Masci ha in questo senso inoltrato una nota ai vertici dell’Amministrazione, all’Avvocatura comunale, ai settori “Ambiente e Verde” e “Patrimonio”, e al Comandante della Polizia municipale in cui si chiede di avviare con urgenza tutte le iniziative utili e conseguenti affinché il Comune rientri nel pieno possesso delle aree verdi e del vivaio comunale.

In una nota il Comune ricorda che «si tratta di una terza tranche di giudizi intorno al possesso di Villa Basile. Il Comune in tutti questi anni ha avuto a suo favore otto sentenze e solo in queste due ultime circostanze è risultato soccombente. La partita si giocherà ora in Cassazione».

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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