Caro pedaggi e messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25, protesta dei sindaci al Ministero

Una delegazione dei 117 sindaci e amministratori di Abruzzo e Lazio ha manifestato nel piazzale davanti al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti contro il caro-pedaggi e la mancata messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25, gestite dalla fine dello scorso luglio dall’Anas dopo l’uscita di scena del privato in seguito ad un decreto del Consiglio dei ministri. Giovedì scorso il ministro del Mit e vicepremier Matteo Salvini aveva incontrato quattro sindaci, tutti esponenti della Lega, scatenando la reazione del sindaco di Carsoli, Velia Nazzarro, che aveva parlato di “esclusione”, confermando la manifestazione di protesta programmata per oggi. La delegazione è stata ricevuta dal dirigente Felice Morisco e dal consigliere dello staff del ministro: le parti hanno concordato un nuovo incontro nelle prossime settimane dopo l’interlocuzione con Anas. I parlamentari di FdI di Abruzzo e Lazio – Etelwardo Sigismondi, Guido Quintino Liris, Guerino Testa, Alessandro Palombi e Paolo Trancassini – hanno inviato in merito una nota al vice ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Galeazzo Bignami, per chiedere anche un suo interessamento ad incontrare i sindaci. Solidarietà agli amministratori locali arriva dal presidente abruzzese di Autonomie Locali Italiane, Giacomo Carnicelli, che chiede al Ministro Salvini di convocare i sindaci sottolineando che “questa convocazione deve essere aperta e plurale, lasciando ai Sindaci piena autonomia nella scelta della delegazione deputata ad incontrare il Ministro”

– Da parte del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti “non c’è alcuna intenzione di innalzare le tariffe” dei pedaggi delle autostrade A24 e A25. È quanto apprende l’agenzia Dire dopo che una delegazione dei sindaci e degli amministratori di Lazio e Abruzzo, in protesta davanti al Mit a Roma, è stata ricevuta da Davide Bordoni, consigliere del ministro Matteo Salvini ed esponente della Lega in Campidoglio. Per avere certezze, fanno sapere dal dicastero, “occorrerà comunque attendere i contenziosi con il precedente gestore”, ma da questo punto di vista “Anas dovrebbe rappresentare una garanzia”. Dopodiché “occorrerà valutare se ci sono spazi sia per un blocco definitivo che per un ribasso delle tariffe”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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