Cittadini in piazza contro il declassamento dell’ospedale di Popoli

Protesta a Pescara contro il declassamento dell’ospedale di Popoli. In 400 circa sono arrivati a Pescara con otto pullman e numerose automobili. Il rumoroso corteo, tra cori, striscioni e slogan, ha percorso viale Bovio fino a raggiungere la sede della Regione Abruzzo. Insieme a tanti cittadini c’erano molti sindaci dei Comuni della Val Pescara e della Valle Peligna, in fascia tricolore e con i gonfaloni. “Non aspettiamo passivamente la chiusura di un ospedale che e’ da sempre un punto di riferimento per il territorio. Non abbandoneremo la lotta”, hanno detto piu’ volte i manifestanti. Sottolineando che “l’emendamento Castricone e’ importantissimo e ci restituisce un minimo di tranquillita’”, il primo cittadino di Popoli, Concezio Galli, ha affermato che “la presenza di tanti sindaci cosi’ numerosi e’ un segnale fondamentale, perche’ sono gli unici difensori delle aree interne”. 

I sindaci dei comuni della Val Pescarae della Valle Peligna che hanno aderito alla manifestazione promossa contro il declassamento dell’ospedale di Popoli e i rappresentanti del comitato ‘Avanti tutta’ in segno di protesta rifiutano di incontrare il vicepresidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, delegato dal governatore a confrontarsi con loro sul tema. Un leggero ritardo di Lolli, bloccato da altri impegni istituzionali, ha spinto i primi cittadini a lasciare la sede della Regione.

“Noi sindaci ce la mettiamo sempre la faccia e non ci tiriamo mai indietro – dice il primo cittadino di Popoli, Concezio Galli, affiancato dai colleghi – Quindi sarebbe stato opportuno che il rappresentante della Regione avesse il buon senso di parlare con noi ed ascoltare le nostre richiesta, assolutamente condivisibili. Dobbiamo prendere atto che non c’e’ la volonta’ di affrontare questo tema. Noi non molleremo, continueremo la battaglia”. “

Voglio ringraziare tutti i colleghi presenti – aggiunge – a dimostrazione della compattezza del territorio e di quella parte di Abruzzo. Semplicemente questa mattina ci aspettavamo di poter parlare con il presidente della Regione. Sarebbe stato un grande segno di rispetto nei confronti di quelle popolazioni che oggi stanno pagando un prezzo pesante, perche’ noi veniamo penalizzati su tutti i fronti. La sanita’ pubblica va difesa a tutti i costi perche’ i nostri cittadini hanno gli stessi diritti di quelli della costa”.

L’incontro con D’Alfonso il 7 aprile

Il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, venerdi’ 7 aprile incontrera’ una delegazione del comitato ‘Avanti tutta’ ed i sindaci della Val Pescarae della Valle Peligna, che si battono contro il declassamento dell’ospedale di Popoli. L’appuntamento, fissato a margine della protesta di stamani è per le 8, nella sede della Regione, a Pescara. D’Alfonso, come anticipato ieri sulla sua pagina Facebook, ricordano alla Regione, “era impegnato a Teramo in un convegno fissato da tempo e al quale partecipavano diverse figure istituzionali di primo piano”. “Nella vicenda dell’ospedale di Popoli – ha detto ai giornalisti il vicepresidente Giovanni Lolli al termine della manifestazione – ci sono due elementi di novita’: l’emendamento approvato dalla Camera, con cui si dispone per tre anni la sospensione dell’applicazione del decreto Lorenzin, e il voto di ieri nella commissione Sanita’ del Consiglio regionale con cui e’ stato deciso di istituire un tavolo che dovra’ valutare, insieme all’assessore competente, il percorso da adottare per il nosocomio popolese”. “Quindi – ha concluso – massima disponibilita’ al dialogo, tenendo conto che la struttura si deve inserire in un disegno regionale, altrimenti si fa solo a gara a chi strilla di piu’. Mi dispiace che non ci sia stata l’opportunita’ di cominciare a confrontarsi gia’ oggi”

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Scuola, Flc Cgil Abruzzo Molise: è emergenza spopolamento con 2.849 alunni in meno nel 2024

“In Abruzzo è emergenza spopolamento: nell’anno scolastico 2024-25 ci saranno 2.849 alunni in meno rispetto …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *