“Uno spettacolo triste, e a tratti grottesco, quello a cui gli abruzzesi hanno dovuto assistere la sera dell’8 agosto a Pescara dove era presente Matteo Salvini. Gli antichi greci la chiamavano ‘hybris’, tracotanza”. Così, in una nota, l’on. 5 stelle Valentina Corneli.
“Aveva appena tradito i cittadini italiani pugnalando alle spalle il Presidente del Consiglio piu’ amato della storia recente, per poi presentarsi con i suoi ‘cortigiani’ su un palco a dire cose che sarebbero di una gravita’ assoluta, a volerle prendere sul serio. Ha confuso il ruolo del Ministro dell’Interno con quello di un monarca assoluto, una sorta di delirio di onnipotenza – con un ‘datemi pieni poteri’ di infelice ascendenza – arrivando persino a stabilire che i parlamentari dovessero essere convocati da lui, con i tempi da lui dettati e con gli esiti da lui auspicati. Un ripassino di diritto costituzionale – prosegue la deputata – non farebbe di certo male al nostro aspirante monarca. Gli argomenti addotti per giustificare l’enormita’ del gesto che rischia di far sprofondare il Paese in un baratro, e proprio mentre gli effetti positivi di molti dei provvedimenti varati in questo primo anno stavano cominciando a dare i frutti sperati, appaiono ridicoli”.