Di Stefano (Forza Italia) annuncia un mese di mobilitazione sul tema dei migranti

“Oggi, con gli amministratori e i giovani del centrodestra, siamo qui per dare il  là ad un mese di mobilitazione per vigilare sulla legalità del sistema migranti nella nostra Regione. Un sistema che, secondo i dati delle Prefetture, vede in Abruzzo oltre 4.000 migranti, distribuiti uniformemente nelle 4 Province, con una cinquantina di minori non accompagnati; un giro d’ affari pantagruelico di circa 120.000 euro al giorno, 3.600.000 al mese e 43.200000 in un anno”. Lo ha dichiarato l’Onorevole Fabrizio Di Stefano, nella conferenza stampa sul tema: “Problema migranti: un mese di mobilitazione per vigilare sulla legalità” che si è tenuta questa mattina a Chieti, alla Casina Dei Tigli, e che ha visto gli interventi  del Consigliere regionale Mauro Febbo -Presidente della commissione vigilanza Regione Abruzzo- e di una rappresentanza di Amministratori di centrodestra: Tiziana Magnacca (Sindaco di San Salvo), Mimmo Budano(Sindaco di Villalfonsina), Luca Conti (Sindaco di Casalanguida), Giovanni Antonio Di Nunzio (Sindaco Di Borrello),Nicola Scaricaciottoli (Sindaco di Paglieta), Angelo Bonelli (Vice Sindaco di Casalincontrada)  e Sebastiano Di Nunzio (Forza Italia Giovani).

“Poiché capiamo bene” ha continuato l’Onorevole Di Stefano, “come queste strutture non possano essere mosse soltanto da motivi filantropici e umanitari, vogliamo verificare diversi aspetti: la situazione dell’ordine pubblico- quindi sapere con precisione se nelle zone in cui sono ospitati i migranti, di fatto, si è verificato e/o si verifica un aumento dei fenomeni di microcriminalità (prodotti contraffatti, prostituzione, accattonaggio ecc…); vogliamo verificare, sempre nelle zone che li ospitano, che non ci siano ripercussioni sul turismo; vogliamo verificare chi gestisce queste comunità e se, chi le gestisce, risponde ai requisiti di legge; ancora, vogliamo vedere se ci sono degli strumenti normativi che consentano ai Sindaci di chiedere maggiori oneri a queste comunità (IMU, TARI, TARSU, TASI…); infatti è ovvio che dietro un falso problema umanitario c’è un vero problema di business.

In ultimo, ma non sicuramente ultimo come gravità del problema, vogliamo avere contezza di tutto il percorso dei minori: sia di quelli che sono stati censiti sia, che fine hanno fatto,  quelli che sono passati per l’Abruzzo.” ha concluso l’Onorevole Fabrizio Di Stefano.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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