Febbo: L’ospedale di Chieti torna a essere un cantiere

“L’ospedale di Chieti torna a essere un cantiere. Con una prospettiva di crescita che e’ davvero un buon inizio per il nuovo anno”. Questo il primo commento del consigliere regionale Mauro Febbo durante la visita al Ss. Annunziata compiuta in presenza del direttore generale della Asl Thomas Schael. “Ho chiesto di andare a vedere di persona la situazione di un ospedale nel quale si era persa memoria di investimenti – spiega Febbo – e dove invece ho trovato grande fermento e segni evidenti di una progettualita’ che portera’ valore aggiunto all’assistenza offerta, attraverso nuove tecnologie, gia’ acquistate, e lavori di adeguamento e ampliamento. Sono stati gia’ spesi piu’ di 5 milioni di euro per nuovi letti, Tac, attrezzature radiologiche, ventilatori e pompe infusionali ma il grande salto sara’ fatto con l’acquisto del nuovo acceleratore lineare, che entro l’anno sostituira’ quello piu’ datato. Si sta gia’ lavorando per la gara, congiuntamente con la Asl dell’Aquila, mentre e’ in arrivo, in questi giorni, il sistema laser per la centratura dei pazienti da avviare ai trattamenti di radioterapia: gli uffici della Asl hanno accelerato le procedure e chiesto alla ditta fornitrice di procedere alla consegna con la massima urgenza”.

“Sul fronte degli adeguamenti strutturali – spiega ancora il capogruppo di FI – sono in corso diversi interventi: la riorganizzazione del Pronto Soccorso, con la differenziazione dei percorsi, l’ampliamento dei posti letto di Rianimazione e dell’area sub intensiva, il potenziamento delle Malattie infettive, per un investimento complessivo di 4 milioni di euro. Un importo di pari valore, invece, e’ a disposizione della Asl per chiudere una volta per tutte la vicenda dei corpi da fabbrica da abbattere perche’ a rischio di staticita’, prevedendo soluzioni alternative per recuperare gli spazi persi. In realta’, questo resta il punto di maggiore criticita’ dell’ospedale di Chieti: la concentrazione e il trasferimento delle attivita’ conseguenti allo svuotamento dei corpi C e F hanno causato disagi a operatori e pazienti, costretti a subire un danno che ha origini lontane e non ammette, per questo, polemiche strumentali. Gli spazi, che sono quelli che sono, e le scelte di riorganizzazione rese necessarie dall’emergenza Covid-19 non possono essere, in una fase cosi’ drammatica per la sanita’, argomento per la retorica politica a caccia di consensi. Sull’ospedale di Chieti, in particolare, non si ha memoria di investimenti nella storia recente. Sfido il precedente governo regionale a fare l’elenco dei soldi messi a disposizione di questo presidio e degli interventi realizzati, a ricordare quale grande progetto di crescita abbia caratterizzato il Ss. Annunziata in tempi liberi da pandemia, in cui sarebbe stato anche facile pensare in grande e sviluppare nuovi servizi. Nulla di tutto questo e’ stato realizzato quando c’erano le condizioni piu’ favorevoli per investire sulla progettualita’, ma evidentemente non c’erano ne’ la volonta’ ne’ le capacita’. Oggi, nonostante la pandemia, la sanita’ si sta riorganizzando ed esprime la capacita’ di cogliere in una situazione di crisi una grande opportunita’”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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