Festa della Rivoluzione, Alice canta nel festival dannunziano

Sara’ Alice che cantera’ Battiato, l’amico di sempre oltre che scopritore del suo talento, la protagonista domani, venerdi’ 10 settembre, dell’ottava giornata della terza edizione del Festival dannunziano. Il Teatro d’Annunzio ospitera’, di nuovo, l’incanto della voce in un Concerto straordinario con il quale colleghera’ la figura del Vate a quella di uno dei massimi cantautori dello spazio e dell’anima del panorama italiano. “La giornata di domani – ha commentato il presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri – vedra’ di nuovo scendere in campo il Conservatorio, e poi ancora un approfondimento sulla figura di d’Annunzio, per poi dare spazio alla musica di qualita’, con il terzo big della musica italiana che si e’ mobilitato per il Vate e per il recupero della pineta dannunziana dopo il devastante rogo dello scorso primo agosto, riserva alla quale e’ legata l’intera kermesse offrendo al pubblico la possibilita’ di effettuare una donazione liberare per partecipare al risanamento della Riserva”. Domani, venerdi’ 10 settembre, l’ottava giornata di eventi partira’ dunque alle ore 16.30, nella sede del Conservatorio D’Annunzio, in viale Bovio, con la presentazione di un volume del compositore Francesco Antonioni. Francesco Antonioni (Teramo, 13 ottobre 1971) e’ un compositore italiano, autore di musica sinfonica, cameristica, elettronica e di teatro musicale, la sua musica e’ stata commissionata ed eseguita dall’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Ensemble Modern, Birmingham Contemporary Music Group, Mito SettembreMusica, Biennale di Venezia (2001, 2010, 2016), Albany Symphony Orchestra. Dal 2009 le sue partiture sono edite da Casa Ricordi. Attivo nel campo della divulgazione musicale, dal 2001 lavora come conduttore radiofonico a Rai Radio 3 (Radio3-suite, Primo Movimento, Lezioni di Musica), e dal 2015 conduce trasmissioni musicali su Rai 5. Alle ore 19 il Festival si spostera’ nella Sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo, in via delle Caserme, proprio di fronte alla Casa natale-Museo d’Annunzio, con la proiezione del documentario “Il Poeta che volle farsi re” di e con Stefano Casertano. “L’impresa di Fiume e’ stato un atto di eroismo o un buffonesco, violento preambolo ai nazionalismi novecenteschi?”, riflette Stefano Casertano, autore di un documentario dal titolo kiplinghiano, “Il poeta che volle farsi re”. “Da lui scritto, diretto e narrato, girato anche a Fiume – spiega una nota – il film offre una ricostruzione storica ed emozionante dell’avventura dannunziana, e allo stesso tempo una dissacrante esplorazione politica della fascinazione per la figura del dittatore-poeta”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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