Grasso: il voto utile e’ quello che viene dato a noi

“Sono tornato in Abruzzo dove sono felice di poter portare avanti i valori della sinistra, quei valori che sono stati smarriti, appunto, dal Pd di Renzi. Noi di LeU portiamo avanti, diamo voce a quelli che sono i valori e i principi della sinistra; questo non puo’ essere mai considerato un errore ma, anzi, un modo per ricostruire il Paese e la sinistra”.  Lo ha detto Pietro Grasso a margine di un evento elettorale di Liberi e Uguali a Pescara. 

“Oggi abbiamo una notizia, quella che nemmeno Romano Prodi vota il Pd”, ha aggiunto, “Qualcuno dice che noi andiamo a cercare il Movimento 5 Stelle nel bosco e troviamo Salvini, ma noi non cerchiamo il Movimento 5 Stelle, perche’ da loro ci dividono temi che sono inconciliabili con i nostri, come quelli di immigrazione, diritti civili ed Europa. Inoltre non dimentichiamo che i Cinque Stelle hanno la regola di uno che vale uno – ha proseguito Grasso – quindi praticamente rinnegano la rappresentanza. Forse il Paese non ha memoria, c’e’ un imprenditore che non e’ neanche piu’ al Senato, perche’ dichiarato decaduto per i suoi reati, che firma contratti, nello stesso tavolino in cui l’ha firmato 25 anni fa”, a proposito del nuovo ‘contratto con gli italiani’ firmato il 14 febbraio scorso da Silvio Berlusconi, durante il programma televisivo ‘Porta a Porta’ condotto da Bruno Vespa. “Il tavolino e’ sempre lo stesso, il contratto e’ sempre lo stesso – ha aggiunto Grasso – e il mancato mantenimento delle promesse sara’ sempre lo stesso”. 

“Qualcuno pensa di voler fermare il consenso che stiamo avendo sul territorio parlando di voto utile, ma il voto utile e’ quello che viene dato a noi”. Cosi’ il leader di LeU, Pietro Grasso. “Il voto utile e’ quello per LeU perche’ noi rappresentiamo la voce della sinistra, la voce di cittadini e ideali che sono intramontabili”.

Sulla nostra proposta di abolizione delle tasse universitarie, qualcuno ci ha criticato, dicendo che cosi’ i ricchi non pagherebbero, ma i ricchi mandano i propri figli a studiare nelle universita’ private e all’estero. Il problema vero e’ che un operaio deve poter consentire al proprio figlio volenteroso di studiare e di potersi laureare, come fanno tanti, in Europa e in altri Paesi, dove c’e’ gia’ tutto cio'”. Cosi’ Pietro Grasso. “In Germania le tasse universitarie non si pagano – ha sottolineato il leader di LeU – e nei paesi scandinavi addirittura c’e’ un contributo per i giovani che vogliono studiare, ai quali viene data anche la possibilita’ di pagarsi l’alloggio quando l’universita’ e’ lontana dal luogo di residenza”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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