La Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza al Ca.Fè. di San Nicolò a Tordino

La Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Maria Concetta Falivene, ha visitato lo spazio multiculturale Ca.Fè. di San Nicolò a Tordino accompagnata da Chiara Ciminà (coordinatrice della struttura), Dario Verzulli (presidente di Autismo Abruzzo), dal consigliere delegato alla Ca.Fé. e dal sindaco di Teramo. Al termine dell’incontro, Falivene ha voluto sottolineare l’importanza di questa iniziativa, diventata in poco tempo un punto di riferimento per tutto il comprensorio, “come modello ideale e virtuoso di cittadinanza attiva, un esempio di impegno civico che si concretizza in un’azione collettiva dal basso che accorcia la distanza sociale con le istituzioni pubbliche e al contempo sostiene e potenzia l’attenzione e la consapevolezza della società civile nell’esercizio dei propri diritti, doveri, poteri e responsabilità”.

“Per questo – ha sottolineato la Garante – sono convinta che sia importante poter replicare la realtà del Ca.Fè. anche nelle altre province sia per la valenza che può ricoprire nella promozione dell’educazione civica, per la condivisione e la costruzione dell’identità del cittadino, sia per quanto riguarda l’integrazione sociosanitaria. Nel prossimo futuro promuoverà delle iniziative attraverso le quali comprendere una realtà come il Ca.fè sia un un luogo reale di incontro e confronto e che, soprattutto, costituisca un’occasione in grado di coinvolgere un’utenza trasversale per età, cultura e settore di appartenenza. Lo spazio multiculturale permette di promuovere un sistema sociale e culturale capace di valorizzare le attività delle associazioni (sono 9 quelle presenti attivamente), innescando collaborazioni che talvolta superano i confini locali. Un aspetto rilevante è sicuramente quello di supporto reale ai minori e alle famiglie che spesso vivono nella solitudine la disabilità. Sono tante le collaborazioni attive come quelle che coinvolgono le scuole i cui ragazzi svolgono attività di PCTO (Alternanza Scuola-Lavoro) nell’ambito del progetto “Scuola e Volontariato”; sono state organizzate lodevoli attività che interessano gli ospiti minori non accompagnati delle case famiglie e i ragazzi destinatari di misure alternative, riparative e conciliative in alternativa alle sanzioni penali e amministrative loro assegnate. Si tratta – conclude Falivene – di un ambiente dinamico e in continua evoluzione, nel rispetto dei mutamenti della contemporaneità e del luogo che lo ospita, da calare anche nelle altre realtà regionali, in grado di rappresentare uno spazio ideale dove sviluppare la somma delle relazioni presenti in quella comunità. Sono queste le eccellenze che dobbiamo sostenere e promuovere sull’intero territorio abruzzese”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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