L’Abbate: dossier a Bruxelles per la deroga al fermo biologico

“Il fermo biologico ha uno scopo ben preciso: tutelare la risorsa marina. Bisogna presentare un dossier corposo e autorevole dal punto di vista scientifico a Bruxelles per avere la deroga. In conferenza Stato-Regioni, intanto, andra’ un decreto che dara’ la possibilita’ di utilizzare fondi Feamp per poter erogare contributi a sostegno del settore che ha subito non il fermo biologico, ma quello causato dalla pandemia. Il Governo, inoltre, ha stanziato 20 milioni nel Cura Italia proprio per dare supporto alle nostre marinerie”. Cosi’ questa mattina a Pescara il sottosegretario di Stato alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Giuseppe L’Abbate, nel corso dell’incontro organizzato dal senatore Pd, Luciano D’Alfonso, con gli operatori del comparto della pesca. Al centro del dibattito, infine, anche l’accessibilita’, nel rispetto delle regole, alla cosiddetta ‘Fossa di Pomo’ e l’integrazione della capacita’ pensionistica nel mondo del lavoro della pesca. Tra gli altri temi anche quello del fermo biologico che le marinerie hanno chiesto di posticipare considerando valido il periodo del Covid quando, a Pescara, tutti hanno deciso di rimanere in porto. Al riguardo D’Alfonso, che ha definito i pescatori “pastori del mare”, ha annunciato che si sta lavorando ad un dossier tecnico insieme all’Istituto Zooprofilattico di Teramo “per far si’ che lo stop venga scomputato. Lavoriamo anche per far si’ che non vi siano piu’ ritardi nei riconoscimenti delle competenze economiche di questa complicata attivita’. Ci sono pendenze che risalgono a 18-24 mesi fa”. A tal proposito, L’Abbate ha anche fatto sapere di aver gia’ proposto la Cisoa per i pescatori: “C’e’ bisogno di un ammortizzatore stabile, anche solo per la questione sicurezza”, ha detto.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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