L’Abruzzo avra’ circa 120 milioni di euro in piu’ per il comparto della sanita’, in prima linea nella emergenza coronavirus: quasi 90 riguardano il riparto regionale per i 4 miliardi in piu’ previsti nel piano sanitario nazionale per il 2020, che e’ complessivamente di 117 miliardi di euro; circa 31 per la ripartizione dei fondi nazionali gia’ stanziati per l’emergenza Covid-19 con una serie di decreti, ultimo dei quali il cosiddetto “Cura Italia”. Meta’ di questa posta e’ riservata alle spese specifiche sul personale sanitario, della partita fanno parte anche le integrazioni delle convenzioni con le cliniche private impegnate nel covid. I circa 31 milioni di euro sono stati gia’ trasferiti nelle casse della Regione Abruzzo: si tratta quindi di fondi immediatamente spendibili, in parte anticipati dalla Giunta per fare fronte alle emergenze, che pero’ la Regione non puo’ utilizzare se prima non invia al Governo un programma operativo che non e’ stato ancora redatto. Secondo quanto si e’ appreso, i dirigenti avrebbero gia’ preparato i documenti tecnici, come la variazione di bilancio. Da giorni il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Silvio Paolucci, anche con lettere ufficiali al presidente della Regione, Marco Marsilio, di Fdi, e all’assessore regionale alla Salute Nicoletta Veri’, della Lega, chiede di conoscere gli interventi previsti e il cronoprogramma degli stessi. “Mai come in questo momento – spiega Paolucci – occorre intervenire con celerita’, quindi bisogna immediatamente avere un piano operativo per sbloccare i fondi ed utilizzarli sul territorio. Rinnovo alla Giunta regionale l’appello a fare le nomine nelle Asl di Teramo e Pescara e negli altri settori nevralgici del settore”.
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