Lega e Fratelli d’Italia chiedono al sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, la convocazione, urgente, di una riunione di maggioranza e poi azzerare la Giunta per un rimpasto alla luce dei due ritiri di deleghe (assessori, al bilancio, Anna Lisa Di Stefano, e alla Cultura, Sabrina Di Stefano) e della elezione in consiglio regionale del vice sindaco Guido Liris e dell’assessore all’ambiente Emanuele Imprudente. A porre con forza le istanze sono con due note il parlamentare salviniano Luigi D’Eramo, che parla di “caos politico e di urgenza di fare chiarezza, soprattutto sugli equilibri usciti dalle elezioni regionali”, nelle quali la Lega ha fatto il pieno dei voti, e del capogruppo dei meloniani, Giorgio De Matteis, secondo il quale non ci sono più alibi” a rivedere un assetto che dura dal giugno del 2017 quando il centrodestra ha vinto le elezioni comunali. D’Eramo, vice coordinatore regionale, ufficializza la richiesta di una riunione di maggioranza per “chiarire in termini politici quale sia l’effettiva composizione dei partiti in Consiglio comunale e quali siano gli obiettivi amministrativi che questa amministrazione intende cogliere nei tre anni che ci vedono ancora al Governo del Capoluogo”. “Questa situazione di caos politico rischia di paralizzare la macchina amministrativa, e gli anni che abbiamo davanti richiedono un grande sforzo ed una maggiore serietà: la Lega è il primo partito in Abruzzo e a L’Aquila, Emanuele Imprudente è stato il candidato più votato in città nell’ultima tornata elettorale regionale e dunque abbiamo la responsabilità politica di dare un’accelerazione all’azione amministrativa del governo di centrodestra aquilano”. Per De Matteis, “la giostra dell’anatra zoppa e delle elezioni regionali è finalmente terminata ed ora non ci sono più alibi. Da mesi avevamo chiesto una valutazione complessiva dell’attività della giunta comunale, sempre, tuttavia, rinviata per vari motivi, elettorali e non. Dopo il 10 febbraio ho rinnovato la richiesta di affrontare la questione relativa alla composizione del nuovo esecutivo”
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