Con un incremento del 18% negli arrivi e del 14% nelle presenze nei primi nove mesi del 2024, L’Aquila si conferma meta turistica in forte crescita a livello nazionale e internazionale, punto di riferimento culturale e simbolo della rinascita post sisma. Lo rende noto il Comune. Nel 2024 sono 74.583 gli arrivi e 183.088 le presenze registrate nel Comune de L’Aquila nei primi nove mesi dell’anno, contro i 63.463 arrivi e le 160.809 presenze del 2023. Picchi significativi si registrano a maggio (+41% di arrivi), giugno (+28%) e agosto (+19%). E ancora: a gennaio, a fronte di un lieve calo negli arrivi (-7%), si osserva un +37% di presenze, segno che la permanenza media si allunga, indicando una fruizione più consapevole e immersiva del territorio. Sempre nel 2024, la città ha contato 220 strutture ricettive attive, di cui 26 alberghiere e 194 extra-alberghiere. Tra queste ultime, gli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale crescono del +14,5%. L’internazionalizzazione è un altro elemento distintivo del 2024: gli arrivi dall’estero aumentano del 28%, le presenze del 37%, segnando un’attrattiva sempre più ampia e cosmopolita.
Dai dati del report ‘Flussi turistici: analisi degli esercizi ricettivi e delle variazioni di arrivi e presenze’, emerge una “crescita strutturale della città e un solido posizionamento destinato solo a rafforzarsi nel corso del 2026, grazie anche al riconoscimento della città quale ‘Capitale Italiana della Cultura’”. Negli ultimi quindici anni, sottolinea il Comune, il sistema cittadino si è progressivamente trasformato, con investimenti orientati alla riqualificazione degli spazi, al rafforzamento dell’offerta culturale e alla creazione di nuove opportunità economiche e professionali legate all’accoglienza e alla fruizione dei luoghi. Spazio dunque al turismo inteso come occasione per stabilire una relazione con il territorio all’interno di un disegno strategico di lungo periodo.