“L’Azienda regionale attività produttive (Arap) vive una situazione di stallo”. Lo affermano Cgil-Fp, Cisl-Fp e Uil-Fpl, che denunciano “l’esigenza, dopo due anni, dell’aggiornamento del piano industriale dell’Arap, i ritardi nella sua attuazione e la situazione economico finanziaria, che non risulta risanata”. Nel corso di una conferenza stampa, Rita Candeloro della Cgil-Fp, Vincenzo Traniello e Giuseppe Sciubba della Cisl-Fp e Algiero Di Gianmartino della Uil-Fpl sottolineano che “le ragioni di questa situazione di stallo sono molteplici e non tutte dipendenti dalla stessa Arap, ma richiedono una rimodulazione organizzativa che possa incidere positivamente sull’Ente”.
“E’ stato sottoscritto un accordo tra i sindacati e il presidente dell’Arap che non può essere dimenticato – dicono – perché è costato enormi sacrifici ai lavoratori. Avrebbe dovuto essere propedeutico ad un bilancio di esercizio che risanasse i 6 milioni di perdite registrate nel 2015 con una riduzione del costo del personale, che sul fatturato dell’ente incideva per il 56%. Dalla sottoscrizione dell’accordo il processo di riorganizzazione dell’Arap è fermo o meglio ha subito dei percorsi incerti e tortuosi”. “Le professionalità e le competenze dei dipendenti – proseguono le tre sigle – non sono state valorizzate adeguatamente, ma si è preferito ricercare delle figure professionali esterne, nonostante tali professionalità fossero già presenti nella dotazione organica, aggravando ulteriormente la situazione debitoria. A tutt’oggi, i lavoratori non hanno percepito la quattordicesima mensilità del 2017 e quelli collocati in prepensionamento stanno ricevendo solo mensilmente l’indennità prevista dall’accordo, che doveva, invece, essere erogata in un’unica soluzione”. I sindacati chiedono “una maggiore trasparenza, un’informazione e l’apertura di un tavolo di confronto che sciolga definitivamente i nodi strutturali, economici ed organizzativi che impediscono il decollo dell’Agenzia regionale per le attività produttive”.