Lo Snals-Confsal Abruzzo chiede certezze al ministro dell’Istruzione Azzolina

Lo Snals-Confsal Abruzzo chiede al ministro dell’Istruzione Azzolina “certezze” in vista della riapertura della scuola, denunciando per voce del suo segretario Carlo Frascari. “Siamo in attesa- dichiara – che sia proposto ed eventualmente siglato, a livello nazionale, il protocollo d’intesa sulla sicurezza della riapertura. Per questo non possiamo immaginare che si torni al lavoro in presenza per circa un milione di persone senza che ci siano garanzie per la prevenzione”.

“A quaranta giorni dalla ripresa delle attivita’ didattiche e meno di due mesi dall’inizio delle lezioni”, conferma il massimo dirigente regionale del sindacato autonomo della scuola, il 14 settembre, sembrano poche le certezze sulla reale possibilita’ di tornare tutti in classe”, afferma Frascari, che racconta dell’ultimo incontro avuto proprio con la ministra Azzolina nel corso del quale sono stati esposti a lei tutti i dubbi e le problematiche da risolvere, ancor piu’ in una regione, sottolinea il segretario regionale, dove molti istituti fanno i conti con “i disastri provocati dal terremoto” e anche con “la particolare dislocazione, che rende complesso immaginare un piano trasporti per gli alunni conciliabile con le necessita’ imposte dal Comitato Tecnico Scientifico per la pianificazione delle attivita’ scolastiche a settembre. Tutti auspicano, anche per ragioni di ordine sociale ed economico- prosegue Frascari- che si torni alla didattica in presenza generalizzata, soprattutto nel delicato settore della scuola dell’infanzia e primaria. Ma dobbiamo essere onesti nel prevedere che, almeno per un gran numero dei nostri istituti, questo non sara’ possibile; non tanto per la carenza di banchi adatti, che ora sembra il problema centrale sul quale concentrarsi, ma per altre ragioni”. A quelle citate, infatti, si aggiungono, conclude lo Snals, la carenza dei docenti e dei collaboratori scolastici che dovranno essere “in numero di molto superiore a quello ipotizzato dal ministero”, e la sorveglianza sanitaria per l’applicazione delle misure di prevenzione che, non potranno essere adeguatamente garantite in molte realta’ locali ed in quegli istituti che prevedono attivita’ di laboratorio”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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