Mancini (Asl Pescara): l’ospedale di Penne non sara’ smantellato

“Rispetto a com’era Penne prima del Decreto Lorenzin, manca in pratica solo l’U.O. di Cardiologia. Per legge – sottolinea il direttore generale – non potevamo mantenerla per una questione di numeri, ma verra’ comunque mantenuto il servizio. I reparti che abbiamo aggiunto rispetto a quanto previsto dal decreto Lorenzin, essendo il numero totale di Uo della Asl non modificabile per legge, sono stati sottratti a quelli attribuibili all’ospedale di Pescara. E’ stata una precisa scelta, finalizzata a far si’ che quello di Penne resti il secondo ospedale della Asl di Pescara”. Mancini aggiunge che “investiremo 12,5 milioni di euro per la messa in sicurezza sismica e per il rifacimento dei Reparti, che vanno ovviamente rimodulati sul Decreto Lorenzin” e che e’ stata inoltrata alla Regione la richiesta “di localizzare nell’ospedale di Penne un ‘ospedale di comunita”, la cui gestione vedra’ integrati i medici di Medicina generale”. “Il Decreto Lorenzin e’ figlio della ristrettezza economica e della spending review. Spero che un domani questo Paese vivra’ condizioni migliori. In ogni caso non e’ pensabile per alcuno che l’area Vestina possa essere priva di un presidio ospedaliero. Il nostro impegno e’ mantenere in Penne lo ‘spoke’ dell”hub’ di Pescara, con sempre maggiori collegamenti, anche attraverso la telemedicina”.

“Rispetto a com’era Penne prima del Decreto Lorenzin, manca in pratica solo l’U.O. di Cardiologia. Per legge – sottolinea il direttore generale – non potevamo mantenerla per una questione di numeri, ma verra’ comunque mantenuto il servizio. I reparti che abbiamo aggiunto rispetto a quanto previsto dal decreto Lorenzin, essendo il numero totale di Uo della Asl non modificabile per legge, sono stati sottratti a quelli attribuibili all’ospedale di Pescara. E’ stata una precisa scelta, finalizzata a far si’ che quello di Penne resti il secondo ospedale della Asl di Pescara”. Mancini aggiunge che “investiremo 12,5 milioni di euro per la messa in sicurezza sismica e per il rifacimento dei Reparti, che vanno ovviamente rimodulati sul Decreto Lorenzin” e che e’ stata inoltrata alla Regione la richiesta “di localizzare nell’ospedale di Penne un ‘ospedale di comunita”, la cui gestione vedra’ integrati i medici di Medicina generale”. “Il Decreto Lorenzin e’ figlio della ristrettezza economica e della spending review. Spero che un domani questo Paese vivra’ condizioni migliori. In ogni caso non e’ pensabile per alcuno che l’area Vestina possa essere priva di un presidio ospedaliero. Il nostro impegno e’ mantenere in Penne lo ‘spoke’ dell”hub’ di Pescara, con sempre maggiori collegamenti, anche attraverso la telemedicina”

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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