Marsilio: Basta con le divisioni che hanno indebolito la nostra terra

 Al via da Pescara la campagna elettorale di Marco Marsilio (FdI), presidente uscente della Regione Abruzzo, ricandidato alla presidenza dal centrodestra alle elezioni del prossimo 10 marzo. “Abbiamo ereditato 100 milioni di euro di mobilità passiva nella sanità. Dall’opposizione hanno tutte le soluzioni, ma quando sono al governo li creano i problemi. Noi abbiamo ridotto del 20% la mobilità passiva in sanità. Lasciateci continuare a lavorare”. Così Marco Marsilio (FdI) nel corso del suo lungo intervento in apertura di campagna elettorale a Pescara. Il presidente uscente della Giunta regionale d’Abruzzo, ricandidato dal centrodestra alle elezioni del 10 marzo, tra i punti salienti degli interventi nella sanità regionale ha voluto ricordare l’apertura della terapia intensiva pediatrica a Pescara, prima in Abruzzo, ringraziando per questo Andrea Sciarretta, fondatore del Progetto Noemi che sostiene le famiglie con figli con disabilità gravissime. “Grazie ad Andrea che ci ha pungolato” per arrivare a questo risultato.

“Basta con i campanilismi, con le divisioni che hanno indebolito la nostra terra. L’Abruzzo deve riscoprire la sua identità di unica grande famiglia. Da troppo tempo non si prendevano decisioni perché si era vittime dello scontro interno – ha detto Marsilio – Un passo molto importante è stato fatto con questa legislatura, grazie al Consiglio regionale nel gonfalone della Regione ora non ci sono solo i tre colori, il bianco della neve delle montagne, il verde delle colline e dei campi, l’azzurro del mare e del cielo, ma anche la statua del Guerriero di Capestrano, custode e protettore del nostro popolo, con tutto l’Abruzzo che si sente rappresentato”. “Voglio che sia l’ultima volta che si vota con i collegi provinciali – ha proseguito – che alle prossime regionali si voti con un collegio unico perché i consiglieri eletti devono smettere di esser l’un contro l’altro armati, devono essere consiglieri e assessori dell’Abruzzo intero. Siamo troppo pochi e troppo piccoli quando andiamo a Roma o a Bruxelles. Dobbiamo ancora lavorare molto e rimboccarci le maniche. Non ci fermate” ha detto infine Marsilio concludendo a gran voce con l’esortazione “Jemo ‘nnanzi”, in dialetto aquilano “andiamo avanti”, richiamando un gruppo di azione civica sorto dopo il sisma del 2009.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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