Pd: La sanità abruzzese decresce e peggiora

“La sanità abruzzese decresce e peggiora, a crescere sono solo i problemi e il deficit, ogni giorno peggiore a causa della mancanza di programmazione che lamentiamo da mesi. Abbiamo messo insieme i numeri di questa situazione, unendo le forze della segreteria regionale Pd e del gruppo consiliare, per spronare chi è alla guida dell’Abruzzo a governare, sostituendo la propaganda con l’azione amministrativa che in questi tre anni è mancata”, così il segretario regionale del Pd Michele Fina e i consiglieri regionali Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Sandro Mariani, alla conferenza congiunta PD Abruzzo e gruppo consiliare tenutasi oggi a L’Aquila.

Tutti i provvedimenti sono fermi al 2018, in tre anni di governo: non c’è il piano sanitario della Giunta Marsilio; non c’è quello operativo; non c’è la rete ospedaliera, di fatto partorita solo sulla carta dopo richiami ministeriali, inadempienze e una fatica inconcepibile, perché sebbene ci sia stato il covid, mai come in questi due anni sono state messe a disposizione della Regione risorse governative aggiuntive – lamentano i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Sandro Mariani – La situazione debitoria dell’intero comparto è allarmante e priva di ogni atto di programmazione volto a risolvere l’esposizione che hanno le Asl; a sanare i problemi di personale degli ospedali abruzzesi, alcuni talmente sotto organico, da poter assicurare solo le urgenze; a favorire la ripresa delle decine di migliaia prestazioni accantonate e ferme a causa del covid; a programmare, concretamente, le risorse del PNRR salute. È poi gravissimo che un presidente di Regione in un momento di ripresa dei contagi e di provvedimenti a favore della prevenzione, al posto di prendere le briglie di questa situazione, faccia finta di niente e salga sulla giostra mediatica per criticare l’azione governativa, su un argomento sensibile qual è il Green pass e la lotta alla pandemia. Questo accade quando un presidente preoccupato per la salute degli abruzzesi dovrebbe concentrare sforzi e comunicazione istituzionale per promuovere, invece, la terza dose della campagna vaccinale anche agli over 40enni. Invece accade che ancora una volta Marsilio non perde occasione per fare politica in nome e per conto della Meloni e anziché della salute della comunità di cui è riferimento, si occupa della propaganda”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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