Pescara, bando per i progetti di conciliazione dei tempi

Il Comune di Pescara attraverso l’assessorato alle Politiche Sociali, scende in campo per aiutare le donne che hanno necessita’ di conciliare il lavoro con un’attivita’ di assistenza nel nucleo familiare. La presentazione di progetti che prevedano questo tipo di sostegno e’ infatti richiesta dal bando presente sul sito del Comune: che scadra’ l’8 febbraio prossimo. I soggetti, che vorranno rispondere, dovranno tenere conto di due linee di intervento: la prima e’ quella che prevede l’erogazione di contributi, sotto forma di voucher, in favore di occupate e disoccupate per l’acquisto di servizi di conciliazione da strutture specializzate, come cooperative sociali, associazioni e federazioni; con la seconda, invece, saranno realizzati progetti pilota di sviluppo e potenziamento del welfare aziendale. La proposta, che si aggiudichera’ il bando, chiarisce l’Assessorato alle Poliche Sociali verra’ candidata dall’Ambito territoriale sociale (Ats) costituito dall’Ecad 15 (Pescara come capofila) in partnerariato con l’Ecad 16 Metropolitano e l’Ecad 17 “Montagna Pescarese” per concorrere all’avviso regionale “Piani di conciliazione”, intervento che rientra nei F.S.E. 2014-2020 e nel P.O. F.S.E. 2017 – 2019. Si tratta di contributi che agevoleranno le donne occupate e disoccupate, per le quali la cura di persone a carico rappresenta un fattore di impedimento all’ingresso nel mondo del lavoro o alla permanenza. Per quanto riguarda il welfare aziendale, potranno essere introdotte forme di flessibilita’ degli orari e dell’organizzazione del lavoro, come ad esempio lo smart working e il telelavoro, ma anche offerte di servizi per l’infanzia o buoni per attivita’ educate integrative per gli alunni, attivita’ di cura dei disabili e degli anziani. Possono partecipare al bando associazioni datoriali e associazioni di lavoratori; fondazioni, in particolare grant making; associazioni di promozione sociale; cooperative sociali; associazioni/federazioni di volontariato costituite in Reti per la conciliazione, governate e coordinate dagli Ambiti distrettuali sociali. L’importo massimo del progetto non potra’ superare i 216mila euro.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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