Piano sociale di Zona, Maragno: “Entro marzo gli atti alla Regione”

Entra nel vivo la fase di elaborazione del piano sociale di zona che il Comune di Montesilvano invierà alla Regione Abruzzo entro il mese di marzo, contribuendo così alla stesura del piano sociale regionale.

Si è costituito ufficialmente il gruppo di piano, ossia il team composto dall’Amministrazione Comunale, dall’Azienda Sociale, dai referenti degli Enti Pubblici Istituzionali di diritto, nonché dai rappresentanti delle associazioni attive nel sociale che per tutto il mese di febbraio sarà impegnato in incontri volti ad individuare le strategie per l’inclusione sociale e il contrasto alla povertà, con particolare attenzione ai nuclei familiari, alla popolazione anziana e alla prima infanzia.

«Sono ormai due anni  –  dichiara il sindaco Francesco Maragno –   che abbiamo attivato forum aperti alla cittadinanza, dedicati ai temi sensibili della nostra comunità, e fondati sul valore della democrazia partecipata. Questo stesso principio oggi è stato assunto anche dalla Regione Abruzzo per l’elaborazione del piano sociale 2016/2018.  A tal fine sono stati creati 4 tavoli di lavoro, dedicati a 4 importanti tematiche, durante i quali sono state concentrate le valutazioni su punti di forza e criticità del settore sociale del nostro territorio. Ora è giunto il momento di concretizzare l’elaborazione di proposte progettuali che confluiranno nel piano di zona».

Nel corso della prima riunione del gruppo di piano è stato illustrato il profilo sociale dell’ambito di Montesilvano, analizzando evoluzione demografica, struttura familiare, dimensione socio economica e indicatori di povertà del territorio. Secondo i dati ISTAT al 1° gennaio 2016, la popolazione residente nel Comune di Montesilvano ammonta a 53.738 abitanti, con un incremento costante dal primo gennaio 2012 e una crescita complessiva di 3.145 unità. Il 19,14% sono di minore età, il 62,51% sono in età compresa tra i 19 e i 64 anni, il 17.48% sono anziani over 65. In merito alla struttura familiare, nell’ultimo quinquennio (dal 2009 al 2015) si contano 2.646 nuclei familiari in più, con un incremento percentuale pari ad oltre il 10%. In relazione alla distribuzione della popolazione del Comune di Montesilvano per fasce di età, risulta forte l’incidenza della popolazione in età adulta 30-59 anni che al 01/01/2016 registra una percentuale del 46,03% . Il numero di famiglie al 31 dicembre 2015 è pari a 22.483 per un numero medio di componenti pari a 2,39.

La popolazione di origine straniera residente nel Comune di Montesilvano vede un numero di presenze al 31 dicembre 2015 pari a 4.828 abitanti regolarmente soggiornanti, corrispondente al 8,98% sul totale della popolazione, valore che supera del 2,48% la media registrata a livello regionale che è pari al 6,5% sul totale della popolazione residente. In riferimento alla popolazione straniera UE residente nel Comune di Montesilvano, il dato relativo ai cittadini di origine romena è sempre il più rilevante su tutte le altre (UE e non UE) con una percentuale sul totale della popolazione straniera residente del 27,59 e con un’incidenza sulla popolazione straniera UE al 31/12/2015 del 74,70%. Per quanto riguarda la provenienza da paesi non UE della popolazione straniera censita dall’Ufficio Anagrafe del Comune di Montesilvano al 31/12/2015, sono particolarmente incidenti, le cittadinanze Senegalese (20.43%), Albanese (14.58%), Ucraina (13.23%), Cinese – Repubblica Popolare (8,70%), Marocchina (6,11%) e Nigeriana (6,04).

Infine in merito agli indicatori socio economici e di povertà, il tasso di disoccupazione  ha registrato un deciso aumento a partire dal 2008, dal 6,9 al 12,4% per la provincia di Pescara. Incremento deciso anche per la disoccupazione giovanile, dal 21,1 del 2008 al 38,9% del 2014.  

«Purtroppo il tessuto sociale di Montesilvano –  afferma il primo cittadino – è ancora molto fragile. Nel 2016, infatti, sono 1500 le richieste pervenute ai servizi sociali del Comune, tra Rete PIS, e associazioni di volontariato.  Di queste circa il 40% per beni e servizi materiali, come alimenti o vestiario, 23% per sussidi economici e lavoro, 2,9% sono richieste di servizi di accoglienza per emergenza abitativa, mentre ammontano al 9,2% le domande per l’assegnazione di un alloggio popolare. Il piano sociale di zona permetterà di elaborare progettualità specifiche e mirate proprio ai tessuti sociali più deboli del nostro territorio».

Il prossimo incontro si terrà giovedì mattina e sarà incentrato al sostegno alla genitorialità e alle famiglie.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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