“Il Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci ha chiesto la disponibilità delle Regioni per organizzare, nel 2026, tre esercitazioni della protezione civile a livello interregionale. L’Abruzzo si è candidato per ospitare questo importante evento nell’Italia centrale e la proposta è stata accolta. Ora si tratta di stabilire calendario, luogo e modalità, ma siamo pronti e la nostra Agenzia di Protezione Civile è immediatamente al lavoro per far sì che questo appuntamento abbia il giusto successo”. È quanto ha dichiarato il presidente della Regione Marco Marsilio a margine della riunione della Commissione Protezione Civile con il ministro Nello Musumeci e le amministrazioni regionali che si è tenuta nella sede operativa del Dipartimento Protezione civile nazionale in via Vitorchiano a Roma.
Analoghe candidature e relative designazioni riguardano invece il Trentino Alto Adige e la Basilicata, che cureranno tale esercitazione rispettivamente nel Nord e nel Sud Italia.
Musumeci, su rinnovato invito di Marsilio, ha inoltre confermato la sua presenza all’esercitazione abruzzese già in programma,che si terrà tra pochi giorni a Pescara, dal 27 al 30 novembre, la prima della gestione di Maurizio Scelli, direttore dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile dal 30 giugno di quest’anno.
“È un’ottima notizia – commenta il presidente della Regione – e noi siamo fieri e orgogliosi di poter dimostrare al ministro il grado di qualità dei mezzi, degli uomini, dell’organizzazione e del volontariato della nostra Agenzia. Sarà la prova generale dell’appuntamento ancora più importante e prestigioso che si terrà nel 2026”.
“Sapere che il ministro sarà a Pescara mi rende ancora più carico ed entusiasta – commenta Maurizio Scelli, anche lui presente alla riunione della commissione odierna – così potremo mostrare quanto sia avanti la Protezione Civile abruzzese, in piena sintonia con quello spirito comunitario cui hanno fatto riferimento sia il ministro che il presidente quale approccio giusto per un mondo come quello della protezione civile, che ha bisogno di un forte elemento di umanità per gestire bene le emergenze”.
Tra i temi discussi questa mattina anche la maggiore tutela del volontario.
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