Saranno le Province e i Comuni, limitatamente ai compiti di polizia idraulica e pronto intervento, a gestire i reticoli intercomunali e i piccoli reticoli che ricadono sul territorio comunale. È quanto deciso nel corso dell’ultima riunione dell’Osservatorio regionale per la riforma della Province che proporrà al Consiglio regionale la modifica della legge 32/2015 sul riordino delle funzioni amministrative delle Province. In linea generale, secondo quanto ha confermato l’Osservatorio, il reticolo idrografico rimane in capo alla Regione, mentre va nelle competenze di Province e Comuni le attività principalmente di polizia idraulica e pronto intervento. L’Osservatorio ha infine stabilito che gli uffici regionali del Genio civile affiancheranno nella fase transitoria le Province che dovranno predisporre le strutture organizzative.
“La definizione delle competenze sul reticolo idrografico – spiega l’assessore agli Enti Locali Roberto Santangelo – arriva al termine di un lungo percorso che ha visto i rappresenti degli enti locali all’interno dell’Osservatorio affrontare tutte le tematiche, a partire dal lavoro di ricognizione che ha visto l’esatta definizione della consistenza e della georeferenziazione dell’intero reticolo regionale. Un lavoro complesso ma indispensabile per fissare le competenze da dividere con le Province e i Comuni”.