“La ricostruzione post terremoto e’ una priorita’ di fronte alla quale tutti devono fare la propria parte”. Lo ha ribadito, oggi, il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, nel corso dell’incontro, oggi, a Norcia, con il Premier Giuseppe Conte a cui sono intervenuti i sindaci ed i presidenti delle regioni del cratere sismico del centro Italia. Al Presidente Conte, si dice in una nota, “e’ stato ricordato che i sindaci hanno presentato molti emendamenti volti a sbloccare una ricostruzione ferma, anzi per certi versi mai avviata, che ha messo in ginocchio i territori”. “Una sottovalutazione che non possiamo piu’ tollerare”, ha detto il sindaco Gianguido D’Alberto. “Ho chiesto questo, e sono tornato ad appellarmi all’impegno di tutti i parlamentari, – ha aggiunto – perche’ al di la’ degli schieramenti, facciano squadra per salvare i nostri territori; ho sottolineato che se non si coglie questa opportunita’ i nostri territori saranno condannati a non essere piu’ ricostruiti”. Per queste ragioni ancora il sindaco di Teramo ha sostenuto, di fronte all’assemblea e al Presidente Conte, che il Parlamento deve approvare gli emendamenti dettati da chi vive quotidianamente e direttamente le conseguenze del sisma e le peculiarita’ della ricostruzione: “il nostro Governo deve adoperarsi per fare in modo che tutti gli emendamenti presentati vengano approvati. Noi teniamo fede agli impegni presi nell’incontro di alcune settimane fa con il Sottosegretario Crimi ma ora spetta al Governo e al Parlamento la risposta decisiva”. “Bisogna avere la consapevolezza che la situazione di emergenza sara’ duratura e si deve dare stabilita’ alle misure da introdurre e al lavoro da porre in essere – ha aggiunto D’Alberto -. Abbiamo ribadito massima fiducia sul lavoro che ha posto in essere il Governo ma la stessa fiducia noi dobbiamo corrisponderla ai nostri cittadini che quotidianamente ci chiedono misure che garantiscano la ricostruzione e assieme ad essa la sopravvivenza della popolazione; non possiamo piu’ consentire che subiscano abusi di dignita’ da parte delle istituzioni. Noi le domande le abbiamo poste, ora attendiamo risposte vere, concrete, efficaci. Ora tocca al Parlamento e al Governo. Non c’e’ piu’ tempo da perdere, anzi il tempo e’ gia’ scaduto”, ha concluso
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