“Nonostante sia passato un anno e l’emergenza si sia trasformata in normalita’ i nodi che impediscono una tranquilla apertura dell’anno scolastico ed il ritorno alla didattica in presenza, che lo stesso CTS ritiene prioritario, non sono stati sciolti: dai trasporti alle mense, dall’adeguamento degli spazi a collegamenti lineari e coerenti tra scuola e sanita’ nulla e’ cambiato. Abbiamo la sensazione che il problema sia sottovalutato e che assisteremo di nuovo ad un anno scolastico all’insegna dell”io speriamo che me la cavo'”. A sostenerlo e’ la segretaria generale Flc Cgil L’Aquila, Miriam Anna Del Biondo. “Pensare che la vaccinazione sia l’unica possibilita’ di tornare alla didattica in presenza diffusa – spiega – e’ una banalizzazione del problema. Una vaccinazione diffusa non puo’ essere risolutiva se non si affrontano problemi di gestione piu’ ampi ed annosi. Sono necessarie indicazioni precise e non si puo’ pensare che, di nuovo, come se un anno non fosse trascorso, dovranno essere i dirigenti scolastici ad assumersi l’onere di gestire situazioni emergenziali che inevitabilmente si verificheranno quando, al primo contagio, un’intera classe andra’ in quarantena”.
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