“Dal 1° gennaio il costo per il conferimento dei rifiuti a carico dei Comuni passa da 128 a 152 euro a tonnellata. Per la città di Pescara vuol dire un conto salato, di circa un milione di euro in più l’anno, che andrà a ingrossare le bollette della Tari del 2022 per cittadini e imprese”. Lo ha detto Erika Alessandrini, consigliera comunale a Pescara. La consigliera riferisce che in una missiva, indirizzata ai Comuni e ai gestori di servizi di raccolta, nella quale viene comunicato che, a causa dell’aumento dei costi energetici e un deficit impiantistico, per il 2022 il costo del servizio di trattamento e recupero dei rifiuti urbani indifferenziati arriverà alla cifra di 152 euro a tonnellate oltre Iva. “Non è possibile registrare che i costi di un servizio pubblico, purtroppo in mano a un privato, vengano modificati a proprio piacimento con una semplice comunicazione, senza colpo ferire da parte di Regione Abruzzo”, ha aggiunto Alessandrini rimarcando la necessità di pianificare e realizzare a Pescara impianti pubblici per il trattamento dei rifiuti che evitino il ricorso alle discariche e agli inceneritori puntando su Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Controllate anche
Assunzioni alle Asl in Commissione Vigilanza
La settimana politica all’Emiciclo si è aperta questa mattina con la seduta della Commissione Vigilanza, chiamata al …