“Verde è Popolare è l’ultima espressione della Democrazia Cristiana. Siamo quelli che nel 1995 scelsero il centrodestra di Berlusconi e scommisero su un centrodestra moderno ed europeo capace di sostituire la Democrazia Cristiana. Nel 2008 abbiamo fondato – con Berlusconi e Fini – il ‘Popolo delle Libertà’ ,che rappresentava la grande speranza di un partito di massa del centrodestra italiano ; poi sapete com’è andata… divisioni, liti, scissioni, poi è apparsa all’orizzonte una giovane donna che con il suo entusiasmo, Giorgia Meloni, ha ricostruito dal basso quello che la politica aveva distrutto. Oggi 1 italiano su 4, il 25% degli italiani, vota per Giorgia Meloni che viene da quell’esperienza, dal centrodestra europeo del Popolo delle Libertà. Ha ricostruito dalle macerie che noi abbiamo lasciato a terra. Ecco perché Verde è Popolare sostiene Giorgia Meloni premier”. Così il parlamentare Gianfranco Rotondi in un video registrato a Pescara nel salotto della sua casa di Pescara, con una delle sue camicie fantasia. “Viene da destra? Certo, ma da una destra che ha detto le parole giuste nel tempo in cui andavano dette, a Fiuggi, e poi nella fondazione del Popolo delle Libertà, al governo del paese accanto a Silvio Berlusconi – prosegue il presidente di ‘verde è popolare’ -. Oggi si profila un’alternativa tra Enrico Letta e Giorgia Meloni, due politici giovani, di sinistra e di destra. Noi ultimi democratici cristiani -e con loro i giovani democratici cristiani, le nuove generazioni che si appassionano alle nostre idee – noi puntiamo su Giorgia Meloni, lieti di poter scegliere finalmente tra due politici, ma scegliamo una donna che appartiene alla famiglia politica che per 28 anni abbiamo fondato e fatto crescere. Dalle macerie nasce una nuova speranza, una scelta storica per un centro forte, ricco di valori che è alleato della destra e assieme alla destra dà a questo paese una speranza di rinascita. Le scelte storiche si fanno, amici, senza condizioni: non abbiamo mercanteggiato seggi, abbiamo offerto a Giorgia Meloni i nostri temi, anzitutto la sensibilità ecologica, raccomandata da Papa Francesco e la nostra classe dirigente. A lei la scelta di come affrontare questa battaglia nella quale entriamo con l’entusiasmo dei democratici cristiani che sanno combattere e vincere e sopratutto fare le scelte storiche anche a costo di incomprensione e iniziale impopolarità. Come disse in un congresso il grande Fanfani ‘se io avessi avuto paura dei vostri fischi, voi oggi non sareste qui’. Da Fanfani apprendiamo il coraggio delle scelte rivoluzionarie. Votiamo Giorgia Meloni”.
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