Scoccia: mi stanno attaccando perché sono la moglie di Gerosolimo

Marianna Scoccia, sindaco di Prezza e candidata nella lista Udc per l’elezione in Consiglio regionale risponde alle polemiche di questi giorni. Dopo il muro alzato nei suoi confronti da tutti i gruppi politici che compongono la coalizione di centrodestra che sostiene la candidatura di Marco Marsilio a presidente della Regione e dallo stesso Marsilio, Scoccia si sfoga in un lungo post sui social. “In campo politico l’invidia è spesso malcelata. Ma esiste. Esiste l’invidia e il bisogno di distruggere la felicità dell’altro. Diciamo la verità, mi stanno attaccando perché sono la moglie di Gerosolimo. Un attacco vile, razzista, sessista e provocato solo dall’invidia – scrive Scoccia – un veto violento, perché la Lega aveva bisogno di essere coerente e non candidare nessuno che avesse amministrato con il centrosinistra. E allora sfido chiunque a dimostrarmi quando mai l’ho fatto. Su di me si possono fare tutte le ricerche del caso ma il mio nome non si troverà mai in nessuna lista di centrosinistra. Invece nelle liste del centrodestra ci sono tantissimi candidati che da sinistra sono passati a destra…E di certo non sono io. L’unica coerente sono io”. Il sindaco di Prezza ricorda di essere nata politicamente a soli sedici anni, militando in Alleanza Nazionale.

“Sono stata alla età di 25 anni consigliere comunale di Avezzano e qualche anno dopo assessore della provincia dell’Aquila”. “Alla politica devo molto non solo in termini di crescita professionale ed umana ma anche perché grazie alla politica ho conosciuto l’uomo che è diventato poi mio marito e che mi ha permesso di essere la donna più felice del mondo con la nascita di Francesco e Federico. Per Andrea io, da sempre donna di centrodestra, mi sono dimessa da assessore provinciale quando lui ha deciso di candidarsi consigliere regionale con il centrosinistra e questo lo feci in una lettera ben motivata per evitare strumentalizzazioni di ogni genere – continua – oggi sono sindaco di Prezza. Vorrei competere in questa tornata elettorale e chiedere il giudizio dei cittadini che sono gli unici ad avere la sovranità nella nostra meravigliosa Italia. Mi è stato insegnato che la politica è inclusione e non esclusione e che gli avversari si battono sul campo, il più forte vince”. Il sindaco ritiene che vi sia da qualche parte “paura di misurarsi” ma non riesce a comprendere “la cattiveria gettata su di me”. “Ovviamente non per questo mi arrendo”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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