Scontro tra Aca e Asl sull’acqua a Pescara

Scontro tra Aca e Asl nel corso della riunione straordinaria della Commissione Ambiente del Comune di Pescara, convocata per fare il punto sul problema della non conformita’ dell’acqua, accertata su numerose fontane e in alcune scuole cittadine. Presenti, oltre al presidente Fabrizio Perfetto e all’assessore all’Ambiente Simona Di Carlo, per l’Aca il presidente Luca Toro, il direttore tecnico Lorenzo Livello e il responsabile tecnico Lucia Bergia, per la Asl i responsabili del relativo servizio Giorgio Robuffo e Concetta Chiola. Durante i lavori, che sono ancora in corso, e’ continuo il botta e risposta tra Aca e Asl, con i partecipanti alla Commissione che continuano a chiedere chiarezza. Il direttore tecnico dell’azienda comprensoriale ha affermato che “i livelli bassi di carica sono dovuti all’utilizzo, da parte della Asl, di un ‘beccuccio’, strumenti non conforme”. I responsabili dell’ azienda sanitaria, ricordando le proprie competenze previste dalla legge, hanno respinto ogni forma di accusa. Duri i toni dell’assessore Di Carlo: “Mi assumo la responsabilita’ di quello che affermo – dice – faro’ in modo di far rifare le analisi dal gestore idrico di Chieti e dalla Asl di Teramo. Stiamo subendo un danno morale e non e’ giusto”. “Imbarazzante”, secondo il consigliere comunale Marcello Antonelli (Fi), il “derby Aca-Asl: c’e’ un evidente problema di rapporti tra la societa’ erogatrice e chi deve fare i prelievi. Abbiamo l’esigenza di fare chiarezza sulle cause che stanno determinando questa situazione – osserva – una cosa e’ chiara: di chiaro c’e’ ben poco”. 

Il sindaco Marco Alessandrini ha firmato stasera le ordinanze di revoca del divieto di utilizzo dell’acqua a usi potabili emesso nei giorni scorsi per le scuole di Piazza Grue e Bosco. Lo fa sapere il Comune in una nota. Nel corso della seduta della Commissione Ambiente la Asl aveva comunicato i nuovi dati e l’assessore Simona Di Carlo aveva annunciato la firma imminente delle ordinanze di revoca.

“Sulle fontane e nelle scuole sono stati riscontrati valori minimi di coliformi. Si tratta di cariche davvero lievi: e’ una questione legale e burocratica, legata alla legge di riferimento, ma i livelli riscontrati non rappresentano un problema per la salute”. La Asl di Pescara – dopo le ordinanze sindacali di ieri che dispongono il non utilizzo dell’acqua a scopi potabili nelle scuole comunali Virgilio, Bosco e i plessi di via Cerulli n. 15.- tende a tranquillizzare amministratori e, soprattutto, cittadini, sottolineando, nella riunione straordinaria della Commissione consiliare Ambiente di oggi, che “non c’e’ nessuna emergenza”. “In ogni caso – aggiunge – fino a che non verra’ comunicata la conformita’ e’ bene rispettare l’ordinanza comunale che ha vietato gli usi potabili ed evitare di utilizzare l’acqua”. Nella riunione straordinaria della Commissione consiliare Ambiente, la Asl era rappresentata dai responsabili del relativo servizio, Giorgio Robuffo e Concetta Chiola. Nel frattempo, restano non conformi i parametri dell’acqua analizzata in due scuole, la Virgilio e quella di via Cerulli, mentre la conformita’ e’ stata ripristinata per la scuola di piazza Grue e per l’istituto Bosco, dove c’era solo un problema di torbidita’. Nelle prossime ore arriveranno i risultati delle nuove analisi e la situazione dovrebbe tornare alla normalita’. “Essendo la legge molto fiscale e restrittiva – osserva l’assessore all’Ambiente del Comune di Pescara, Simona Di Carlo, al termine dei lavori – gli enti preposti e il Comune sono obbligati a dichiarare la non conformita’. Al di la’ delle contestazioni sulle procedure relative ai campionamenti, le cariche batteriche riscontrate, comunque, sono esigue e, a dire dei tecnici, non sono dannose per la salute. Si e’ creata una inutile ed infondata psicosi diffusa”.

“Riunione imbarazzante, con un ping pong davvero inaccettabile tra Aca e Asl. Le idee dell’Aca ci sono sembrate piuttosto confuse, forse meglio la Asl da questo punto di vista”. Lo afferma Augusto De Sanctis, del Forum abruzzese dei movimenti per l’acqua, a conclusione della riunione straordinaria della Commissione Ambiente del Comune di Pescara sulla vicenda dell’acqua non potabile. “La questione generale – dice l’attivista – e’ che c’e’ un fenomeno in atto; rispetto all’anno scorso c’e’ stata un’esplosione di non conformita’ molto concentrate e questo e’ un dato oggettivo ed ufficiale. Non ci si puo’ limitare a fare i controlli solo nelle scuole, perche’ quell’acqua, va anche nelle case, negli uffici e nei negozi. Quindi a campione si dovrebbe fare un numero consistente di prelievi per monitorare il fenomeno e valutare provvedimenti generali, anche blandi o di precauzione”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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