Spesa sanitaria, scontro Febbo – D’Alessandro sui numeri dell’Abruzzo

Nuovo scontro sulle cifre della sanità abruzzese tra opposizione e maggioranza. Da una parte il presidente della Commissione vigilanza, Mauro Febbo, dall’altra Camillo D’Alessandro del PD. Il consigliere regionale abruzzese Mauro Febbo (Fi) elenca una serie di presunte disfunzioni della sanita’ pubblica e chiede al presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, di avere notizie “sull’esito del tavolo di monitoraggio del 30 novembre scorso che certifica un buco di 100 milioni di euro”. “C’e’ una delibera di Giunta, la 571 dell’ottobre scorso, in cui si chiede ai manager delle Asl Avezzano Sulmona L’Aquila, di Lanciano Vasto Chieti e di Pescara di tagliare le spese. Ma allora come ha trovato la Regione 8 milioni per la consulenza fornita da KPMG nella certificazione” si chiede il consigliere di opposizione, ricordando un bando di gara con base 12 milioni per l’affidamento della consulenza con la Asl di Pescara come capofila.

“Le mie denunce, che qualcuno puo’ liquidare come di parte – ha detto ancora Febbo – sono documentate dalla relazione inviata dall’Advisor Kpmg che si concentra sui risultati al 30 settembre e proietta l’esito finale in una perdita di circa 52.691.000 di euro, di cui circa 8/10 milioni di euro della Asl di Pescara, circa 12/14 milioni di euro dell’Asl di L’Aquila e oltre 24/26 milioni di euro dell’Asl di Chieti. Questo pessimo risultato va al di la’ di quello programmato di 23.665.000 euro che il Tavolo gia’ conosceva e su cui aveva gia’ espresso rimostranze e chiesto correttivi”. “Il dato era gia’ conosciuto dai vertici regionali che sono intervenuti con la DGR 571 dell’11 ottobre – ha proseguito Febbo – in cui si ordinava ai ‘Direttori Generali di predisporre una relazione dettagliata sull’andamento dei costi e le ulteriori azioni di razionalizzazione da attuare nel corso dell’esercizio 2017′, cioe’ nei restanti due mesi e mezzo! Nessuna analisi, invece, viene effettuata sulle eventuali cause ne’ un contestuale esame della spesa extra sanitaria e magari sulla decisione di tagliare spese di prestazioni servizi (non squisitamente sanitarie), amministrative, consulenze”. “A questa catastrofica situazione – ha spiegato ancora Febbo – si aggiunge la ‘mazzata’ della perizia del Consulente Tecnico d’Ufficio del Giudice Istruttore che, su ricorso della curatela fallimentare ex Villa Pini, riconosce alla stessa la somma di ben 42.603.236 euro da pagare a carico della Asl di Chieti, per ‘degenza ospedaliera regionale ed extra regionale di specialistica ambulatoriale, riabilitazione ex art. 26 e Psico- riabilitative'”.

Immediata la risposta da parte di Camillo D’Alessandro, coordinatore della maggioranza in Consiglio regionale. “Il consigliere Mauro Febbo ha perso un’altra occasione per non apparire strumentale e propagandistico. Le sue affermazioni continuano ad essere prive di fondamento e frutto di una rappresentazione non veritiera della realta’”. E’ quanto scrive in una nota il coordinatore della maggioranza in Consiglio regionale d’Abruzzo, Camillo D’Alessandro. “Non corrisponde assolutamente al vero che ci siano 100 milioni di euro di debito delle Asl al 31.12.2017 – prosegue D’Alessandro – e invece corrisponde al vero che l’obiettivo e’ stare pienamente dentro gli obiettivi del Programma Operativo cui la Regione deve attenersi. Il consigliere Febbo nella sua foga polemica giunge al punto di attribuire all’attuale Giunta decisioni che risalgono alla Giunta Chiodi. Il contenzioso con la clinica Villa Pini risale alla Giunta di centrodestra, cosi’ come risale alla stessa Giunta la scelta di affidamento all’esterno della consulenza per la contabilita’ analitica delle Asl, che l’attuale governo regionale si e’ limitata a confermare, in considerazione dei risultati positivi che ha prodotto in altre situazioni. Ma e’ evidente che siamo solo di fronte al tentativo, nell’approssimarsi della campagna elettorale, di gettare fumo negli occhi dell’opinione pubblica, cercando di offuscare i risultati positivi di questi primi 40 mesi di governo regionale anche in campo sanitario”. “Solo pochi giorni fa – aggiunge l’esponente della maggioranza – il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha festeggiato l’uscita dal commissariamento della sua Regione. Ebbene, l’Abruzzo e’ stata la prima regione a conseguire questo risultato e ad approvare il Piano di Riqualificazione”. “Noi operiamo in questa direzione, avendo a cuore la salute degli abruzzesi e non le polemiche delle chiacchiere, come testimonia l’ulteriore miglioramento del punteggio Lea (i livelli essenziali di assistenza) – giunto a quota 188 – che Febbo dovrebbe conoscere e invece finge di ignorare. Per gli abruzzesi vuol dire realta’ molto concrete: il potenziamento della prevenzione oncologica; la riduzione dei tempi di intervento per i femori; il miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro; la riduzione e il quasi dimezzamento del numero dei parti cesarei. Tutti obiettivi conseguiti sotto questa Giunta e che la Giunta Chiodi vedeva solo da lontano con il binocolo. E forse questo e’ il vero motivo di queste polemiche dal sapore elettoralistico”. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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