Il commercialista Luca Di Iorio e’ stato nominato liquidatore di Teateservizi, la societa’ pubblica di cui e’ socio unico il Comune di Chieti, che si occupa di riscossione dei tributi, gestione dei parcheggi a pagamento e lavori all’interno del cimitero. E’ stato il sindaco, Diego Ferrara, a comunicare all’assemblea, tenutasi questa mattina, il nome del professionista. Il liquidatore arriva dopo la mancata approvazione del bilancio di esercizio del 2019, che si e’ chiuso con una perdita di oltre 400 mila euro, e l’erosione del capitale sociale. Sulla societa’, inoltre, pende un’istanza di fallimento presentata ai primi di marzo dal sostituto procuratore della Repubblica di Chieti, Giuseppe Falasca, per la quale e’ stata fissata l’udienza il 14 aprile in Tribunale. Secondo la Procura, sulla base di una consulenza tecnica d’ufficio che ha preso in esame i bilanci 2017 e 2018 e in base alla quale, fra l’altro, la societa’ non avrebbe riversato al Comune oltre 850mila euro, Teateservizi e’ insolvente verso il Comune.
“Voglio dare a Luca Di Iorio un ufficiale buon lavoro e il ringraziamento per l’impegno che oggi lo vede alla guida della nostra partecipata – ha detto Diego Ferrara – Si tratta di un primo passo verso una direzione che possiamo condividere, cosa che e’ stata difficile fino ad oggi e che non ha reso possibile alcuna azione congiunta a tutela dei servizi assolti dalla societa’ e del suo personale, a cui ribadiamo la nostra vicinanza e attenzione, mai mancata in questi mesi”.
Ferrara si e’ detto sconcertato per “l’astio da parte dei vertici societari, che mi duole aver visto particolarmente attivi solo nelle ultime settimane, da quando hanno deciso di puntare convintamente al fallimento della societa’, senza considerare i risvolti che tale scelta potesse avere per il Comune, per la citta’, per i lavoratori di Teateservizi. La mia buona fede non mi ha fatto vedere che probabilmente in tutta questa situazione esiste una strategia che viene da lontano – ha aggiunto il sindaco – finalizzata a determinare il dissesto del Comune, decretando la fine della Teateservizi”.