È stato firmato il contratto di vendita tra il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, e il direttore della sede dell’Aquila della Banca d’Italia, Mario Sica, per l’acquisizione dell’edificio di via Carducci 33. L’immobile, già sede della Banca d’Italia e dal 2017 utilizzato come municipio provvisorio, entrerà ufficialmente nel patrimonio comunale al costo di 1,35 milioni di euro, finanziati con un mutuo ventennale. L’importo del rateo mensile sarà analogo alla spesa sostenuta attualmente per l’affitto.
L’edificio si trova nel centro storico, tra via Carducci, via d’Annunzio e via Paladini, ed è vincolato dalla Soprintendenza come bene di interesse culturale. Realizzato nel 1922 su progetto dell’architetto Antonio Gorgoretti e costruito dall’impresa Tombari di Roma, è considerato uno dei primi palazzi cittadini con struttura portante in cemento armato e solai misti in laterizio e cemento armato. Il prospetto principale presenta elementi decorativi a rilievo di gusto neoclassico e liberty.
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