Arriva in Consiglio dei ministri il decreto legge che proroga i termini dell’emergenza terremoto. Il Cdm si terra’ lunedi’ alle 19 e il provvedimento, composto da undici articoli, salvo modifiche, stanzierebbe, per l’anno 2019, 380 milioni di euro, mediante il Fondo per le emergenze nazionali e, per l’anno 2020, 345 milioni di euro, attraverso l’utilizzo delle risorse disponibili sulla contabilita’ speciale. Il dl inserisce la ricostruzione delle scuole delle aree terremotate come priorita’: “Tra gli interventi sul patrimonio pubblico disposti dal Commissario straordinario del Governo e’ data priorita’ a quelli concernenti la ricostruzione di edifici scolastici che, se ubicati nei centri storici, sono ripristinati o ricostruiti nel medesimo sito. La destinazione urbanistica delle aree a cio’ destinate non puo’ essere mutata”, si legge, infatti, nella bozza del testo che dovrebbe finire sul tavolo della riunione dei ministri. Il decreto,inoltre prevede che entro il 31 dicembre 2019, le Regioni provvedano all’aggiornamento dei piani per smaltire i rifiuti, individuando in particolare, i siti di stoccaggio temporaneo. “L’aggiornamento e’ adottato d’intesa con il Commissario straordinario anche ai fini della copertura finanziaria. In mancanza di intesa o comunque in difetto di conclusione del procedimento entro il termine di cui al presente comma il Commissario straordinario puo’ essere autorizzato, con decreto del Presidente del consiglio dei ministri sentito il Presidente della regione interessata, ad aggiornare comunque il piano”, si legge, infatti, ancora nella bozza del decreto. Il dl, inoltre estenderebbe al territorio dei Comuni del cratere (di Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo) la misura a favore dei giovani imprenditori nel Mezzogiorno, denominata ‘Resto al Sud’ “fino alla concorrenza di 20 milioni di euro, mediante le risorse gia’ assegnate dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica al finanziamento del predetto regime di aiuto”, spiega il testo. Non solo, gli adempimenti fiscali, prevedrebbe il dl, dovranno riprendere dal gennaio del 2020, ma dimezzati: “Gli adempimenti e i pagamenti delle ritenute fiscali e contributi previdenziali e assistenziali nonche’ dei premi per l’assicurazione obbligatoria” sono effettuati “a decorrere dal 15 gennaio 2020 nelle modalita’ e nei termini fissati dalle medesime disposizioni ma nei limiti pari al 50 per cento degli importi dovuti”, viene, infatti, stabilito dal provvedimento che inserisce “misure e interventi finanziari a favore delle imprese agricole ubicate nei comuni colpiti dagli eventi sismici del 2016”
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