Addio a Sergio Marchionne, il manager che cambiò Fiat

Addio a Sergio Marchionne. Il manager è morto a Zurigo, nella clinica dove era ricoverato da fine giugno. Accanto a lui la compagna Manuela Battezzato e i figli Alessio e Tyler. “E’ accaduto, purtroppo, quello che temevamo. Sergio, l’uomo e l’amico, se n’è andato”, ha detto John Elkann, presidente di Exor, la holding della famiglia, annunciando la morte dell’ex amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne. “Penso che il miglior modo per onorare la sua memoria sia far tesoro dell’esempio che ci ha lasciato, coltivare quei valori di umanità, responsabilità e apertura mentale di cui è sempre stato il più convinto promotore”.

 

Fca è piatta in Borsa dopo l’annuncio della morte dell’ex a.d Sergio Marchionne a Zurigo all’ospedale universitario. Il titolo del gruppo che oggi svela anche i conti, segna un -0,12% a 16,53 euro. Anche Exor è poco mossa (-0,04% a 55,56 euro). Ferrari perde l’1,66% a 112,45 euro. Cnh segna un +0,33% a 9 euro.

Nato a Chieti 66 anni fa, figlio di un maresciallo dei Carbinieri. Studi in Canada (tre lauree in Filosofia, Economia, Giurisprudenza e master in Business Administration), domicilio in Svizzera, due figli, Marchionne, l’uomo dal maglioncino nero, ha vissuto gli ultimi anni tra Torino e Detroit, guidando la ‘rivoluzione’ che ha portato in Borsa Cnh Industrial e Ferrari.

Un manager al centro anche delle relazioni politiche mondiali, da Obama a Trump, che in Italia ha respinto l’invito di Silvio Berlusconi a candidarsi con il centrodestra e ha avuto una lunga luna di miele con l’ex premier Matteo Renzi dal quale ha poi preso le distanze.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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