Banche, secondo Unimpresa il tax rate è al 20,1%

“Nel 2023, gli istituti di credito italiani hanno realizzato, complessivamente, 40,6 miliardi di euro di utili, a fronte dei quali hanno pagato solo 8,1 miliardi di imposte. Ne consegue che il tax rate, cioe’ il rapporto tra tasse versate nelle casse dello Stato e profitti, e’ stato pari al 20,1%”. E’ quanto spiega un report di Unimpresa, secondo cui lo scorso anno il fatturato complessivo del settore bancario tricolore e’ stato pari a 102,6 miliardi e, di questi, 62,1 miliardi sono legati al margine d’interesse cioe’ ai guadagni sui tassi legati ai prestiti alla clientela. Un risultato non diverso a quello dell’anno precedente: nel 2022 ammontavano infatti ad appena 4 miliardi e 300 milioni di euro le somme versate al fisco, da parte degli istituti, a fronte di 88,1 miliardi di incasso, di cui 45,5 miliardi derivanti dal margine d’interesse e di 25,4 miliardi di utile.

Secondo Unimpresa, negli ultimi sei anni, il totale dei versamenti del settore bancario al fisco e’ di 22,6 miliardi ovvero il 19,6% dell’utile conseguito, pari complessivamente a 11569 miliardi. E’ quanto emerge da un paper del Centro studi di Unimpresa secondo il quale in media, dal 2018 al 2023, le banche del nostro Paese hanno pagato 3,7 miliardi di tasse a fronte di 86,1 miliardi di fatturato e di 19,2 miliardi di utile. Un tax rate, contestato, ma non corretto, dai rappresentanti del settore, che e’ nettamente inferiore alla media italiana per aziende e lavoratori, stabilmente superiore al 42%. Cio’ senza dimenticare che il peso delle tasse sulle imprese, specie quelle piu’ piccole, e’ spesso superiore al 60%.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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