Boom di ore di cassa integrazione Covid tra aprile e giugno 2020

Crescono le ore di cassa integrazione Covid che tra aprile 2020 e giugno sfiorano i 6 miliardi con un vero e proprio boom il mese scorso, mentre le nuove assunzioni nei primi 4 mesi di quest’anno avanzano del 2%. L’impennata è invece esponenziale, se si confronta l’aprile di quest’anno con lo stesso mese del 2020: l’aumento è del 210%. I dati sono stati forniti dall’Inps che ha aggiornato i flussi su assunzioni e cassa integrazione.

Nel dettaglio dal 1° aprile 2020 al 30 giugno 2021 sono state autorizzate complessivamente 5.935,4 milioni di ore di cassa integrazione con causale COVID-19: 2.558,9 milioni per la CIG ordinaria, 2.057,6 milioni per l’assegno ordinario dei fondi di solidarietà e 1.318,9 milioni per la CIG in deroga. Impennata a giugno 2021 quando sono state autorizzate 520,2 milioni di ore, il 153,9% in più rispetto al precedente mese di maggio. Le autorizzazioni per la CIG ordinaria si riferiscono a 45.466 aziende per un numero di ore pari a 222,6 milioni; 147,3 milioni di ore per l’assegno ordinario sono state autorizzate a 35.781 aziende e 150,3 milioni per la CIG in deroga a 147.649 aziende.Passando al capitolo assunzioni, l’Inps rileva che le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nei primi quattro mesi del 2021 sono state 1.715.000, con un lieve aumento rispetto allo stesso periodo del 2020 (+2%). Questo risultato è dovuto alla combinazione tra la flessione dei mesi di gennaio e febbraio 2021 (nel 2020 nei mesi corrispondenti non era ancora iniziato il periodo pandemico) mentre per i mesi di marzo e aprile 2021 si registra un aumento rispettivamente del 18% e del 210% rispetto agli stessi mesi del 2020. Questa dinamica, osserva l’Inps, caratterizza tutte le tipologie contrattuali ma particolarmente accentuato risulta il recupero, negli ultimi due mesi, per le assunzioni a termine, stagionali e in somministrazione.

Inoltre le trasformazioni dei contratti da tempo determinato nel primo trimestre del 2021 sono risultate 144.000, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2020 (-29%); nello stesso periodo le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo risultano essere aumentate del +15%.Infine le cessazioni nei primi quattro mesi del 2021 sono state in complesso 1.358.000. La diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-22%) risulta particolarmente accentuata per i contratti in somministrazione (-47%) e i contratti in apprendistato (-29%); per i contratti a tempo indeterminato nei mesi di gennaio e febbraio si registra una riduzione del 33%, mentre da marzo si ha una inversione con un incremento del 9% e del 122% nel mese di aprile.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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