Chieti, il sindaco Di Primio ritira le dimissioni

 Il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, ha annunciato di aver ritirato le dimissioni, presentate 20 giorni fa dopo che, a causa dell’assenza dell’intero gruppo di Forza Italia in Consiglio comunale e di altri consiglieri della maggioranza di centrodestra, lui stesso aveva dovuto ritirare la delibera sul bilancio di previsione. In questa maniera il commissariamento dell’Amministrazione è scongiurato.

“Ci sono tre ragioni che mi hanno spinto a ritirare le dimissioni – ha spiegato in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato assessori e consiglieri di maggioranza – Rispetto per le migliaia di persone che mi hanno chiesto di farlo; rispetto nei confronti dei dieci consiglieri comunali e della Giunta, che ha voluto ripensassi alla mia decisione. L’ho fatto con un grandissimo senso di dispiacere personale: umanamente non le avrei ritirate perche’ disgustato da quanto e’ successo; politicamente l’ho fatto perche’ ritirarle vuol dire non fare arrivare un commissario, vuol dire avere l’opportunita’ di rendere opere, progetti, iniziative programmate opere che possano essere toccate; vuol dire, soprattutto, non rischiare si perdano 40 milioni di euro che la citta’ deve avere e gestire nel 2019, 2020 e 2021”. 

“Nessuno mi ha chiesto un rimpasto di giunta e ove ci fosse una richiesta di un rimpasto non avrei problemi a parlarne, sapendo tutti che vi sono delle posizioni inamovibili. Mi si puo’ chiedere tutto, meno che toccare alcuni assessori e alcune deleghe che devono essere gestite da chi ritengo ha meritato di gestirle e saperle gestire, soprattutto da chi ha competenza per gestirle. Gli undici consiglieri che hanno votato il bilancio il 2 luglio hanno messo la loro faccia – ha detto ancora Di Primio – per la citta’, per coloro che non sono venuti a votare e legittimamente l’hanno messa anche i consiglieri di opposizione votando contro”. “Per quello che ci riguarda ha proseguito il sindaco – se qualcuno vuole che questa amministrazione interrompa il proprio percorso, faccia una mozione di sfiducia, venga in Consiglio comunale e voti contro il consuntivo e faccia venire il commissario, ma si sappiano nomi e cognomi di chi determina queste cose”. Un ringraziamento Di Primio ha rivolto al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, “che si e’ dimostrato straordinariamente vicino, mi ha piu’ volte contattato in questa settimana, ancora ieri sera. Cosi’ come devo ringraziare il commissario della Lega, Bellachioma, e il segretario dell’Udc, Di Giuseppantonio, tutti hanno fatto la loro parte per fare si’ che io ritirassi le dimissioni, ma non le ritiro perche’ me lo chiedono i partiti e, con tutto il rispetto, le persone di cui ho parlato. Le ritiro perche’ non voglio che la mia citta’ abbia il commissario, le ritiro perche’ ho rispetto per quelle undici persone che il 2 luglio, contro tutto e tutti, hanno messo la faccia perche’ questa citta’ potesse avere un bilancio, 40 milioni di investimento e ancora un percorso da poter fare insieme”. 

“E’ giunto il momento in cui si rinnovi completamente la classe dirigente della citta’ con energie nuove, idee e volti freschi che non siano vittime dei vecchi riti della politica e dei partiti. Basta con chi da trent’anni fa il bello e il cattivo tempo nel Comune di Chieti. Purtroppo anche chi si e’ presentato come il nuovo non sembra costituire una valida alternativa per Chieti. Le dimissioni si danno e non si ritirano. Altrimenti restano solo un annuncio che fa perdere coerenza e credibilita’. Per Di Primio e’ gia’ la seconda volta in pochi mesi”. Lo dice il consigliere comunale di Chieti Alessandro Marzoli (Pd) commentando il ritiro delle dimissioni da parte del sindaco. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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