Clean Cities 2024 – Città 2030 di Legambiente: a Pescara il trasporto pubblico deve tornare al centro del dibattito

Arriva a Pescara  la campagna itinerante “Città2030: le città e la sfida del cambiamento”, organizzata da Legambiente nell’ambito della Clean Cities Campaign europea di ONG e organizzazioni della società civile. Durante la tappa pescarese, Legambiente ha comunicato  i dati sull’inquinamento atmosferico, già presentati in occasione dell’uscita del Dossier Mal’Aria 2024  e le performance locali sui principali indicatori di mobilità urbana, accompagnando il tutto con proposte concrete per trasformare la città  in una vera clean city entro il 2030.

Nonostante a Pescara non siano registrati superamenti degli attuali valori medi annui di principali inquinanti dell’aria, la città è distante dagli standard previsti dalla nuova direttiva sulla qualità dell’aria del 2030. La città deve ridurre entro sei anni del 9% la concentrazione di PM10 e del 20% quella del PM2.5 (Fonte: Mal’Aria 2024), come dimostrato anche dai dati registrati dalle centraline cittadine di rilevamento della qualità dell’aria che, durante le prime settimane del 2024,  hanno registrato ripetuti sforamenti del valore di PM10 e picchi di PM2.5 ben più alti del limite giornaliero di 15 µg/m³ previsto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come soglia di sicurezza per la salute umana.

Per quanto riguarda gli indicatori di mobilità, mentre  resta ancora tra i più alti in italia il tasso di motorizzazione con  62 auto ogni 100 abitanti, la domanda di trasporto pubblico si conferma piuttosto bassa, a riprova della centralità dell’auto privata nelle scelte di mobilità nel capoluogo abruzzese.

“A Pescara il trasporto pubblico deve tornare al centro del dibattito sulla viabilità cittadina – dichiara Silvia Tauro,  Presidente di Legambiente Abruzzo –  per diventare una vera alternativa all’uso dell’auto privata. Solo tenendo il trasporto pubblico al centro della progettazione della città e mettendolo a sistema con il trasporto su ferro, la rete ciclabile e i mezzi in sharing presenti sul territorio, garantendo una vera intermodalità,  sarà possibile avere una città davvero sicura ed accessibile e contrastare l’inquinamento e le sue conseguenze sulla nostra salute.”

Rispetto all’anno precedente continua a crescere la rete ciclabile che ad oggi raggiunge i 45, 5km e l’offerta di mezzi di mobilità elettrica  in sharing, con l’introduzione di scooter e auto, in aggiunta alle flotte  di monopattini e bici, ma restano poche le zone  30 km/h, solo 6 km effettivi, e le zone a traffico limitato.

“Nell’area urbana, a 32 anni dal primo finanziamento ottenuto, inizia a circolare per 9 settimane di viaggi di prova la Filovia che ad oggi collegherà Pescara e Montesilvano su un tracciato di 8 km, di cui 6 in sede propria, con una capienza di 134 passeggeri a corsa, a livello regionale resta fondamentale, come già rilevato dai dati del rapporto Pendolaria investire sulle infrastrutture prioritarie, come il raddoppio della linea Pescara – Roma, e continuare a confrontarsi sul rafforzamento dei poli logistici per incrementare la quota delle merci trasportate via treno. Inoltre, è necessario accelerare nell’implementazione del MAAS (Mobility as a Service), così da garantire un accesso immediato ed integrato a tutti i servizi di trasporto pubblico e in sharing disponibili nelle aree urbane. L’approccio MAAS infatti garantisce un servizio di mobilità “su misura” rapido e facilmente modulabile in base alle necessità dell’utente, garantendo un’ottima alternativa all’uso dell’auto privata. Altrettanto importante per realizzare una Pescara con l’obiettivo Città 2030 è investire sul cambiamento culturale e la formazione di nuove competenze che possano affrontare la sfida del cambiamento” si legge nella nota.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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