Cresa, nel 2017 sequestrati in Abruzzo beni contraffatti per 2,5 milioni di euro

E’ di 2 milioni e mezzo di euro il valore stimato dei beni contraffatti sequestrati in Abruzzo durante il 2017 secondo la Banca Dati Iperico, il database integrato sull’attività di contrasto alla contraffazione istituito presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico. Lo riferisce l’ultimo rapporto del Cresa Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali rappresenta il sistema camerale abruzzese nel campo degli studi socio-economici. Il valore dei sequestri effettuati in Abruzzo costituisce lo 0,9% di quelli effettuati sul territorio nazionale (294,5 milioni di euro) e lo pongono all’11° posto nella classifica delle regioni italiane che è guidata dalla Campania, dove sono stati sfiorati 109 milioni di euro (37,0% del totale nazionale), seguita da Lazio (72 milioni corrispondenti al 25%) e Lombardia (36 milioni cioè il 12,4%).Rispetto al 2008, primo anno per il quale sono disponibili tali dati, il valore dei sequestri effettuati in Abruzzo è diminuito del 18,5%, meno di quanto accaduto in Italia (-46,1%) nella quale hanno contribuito gli andamenti in calo di tutte le regioni ad eccezione dei soli Piemonte (+245,1%) e Umbria (+36,1%). 

Nel corso del periodo analizzato emergono per l’Abruzzo gli anni 2011-12-13 che hanno visto un notevole aumento dei valori sequestrati relativi soprattutto a giochi e giocattoli e altre merci, categoria nella quale confluiscono oggetti e accessori di arredamento, prodotti in ceramica, ricambi auto, prodotti di cartotecnica, fuochi artificiali, macchinari diversi, articoli di ferramenta e utensileria. Distinguendo le diverse categorie merceologiche si osserva che, ad esclusione di alimentari e bevande, tabacchi e medicinali non considerati dalla banca dati Iperico, la quota maggiore dei valori sequestrati in Abruzzo nel 2017 è costituita da apparecchiature elettriche (38,9%) seguita da giocattoli e giochi (22,8%) con percentuali superiori a quelle italiane (rispettivamente 8,5% e 16,0%), abbigliamento (20,6%) e accessori di abbigliamento (10,1%) con percentuali inferiori a quelle nazionali (rispettivamente 37,8% e 27,8%)

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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