Crollo hotel Rigopiano, oggi la sentenza della Corte d’Appello

Dopo oltre due mesi di udienze e a poco meno di un anno dalla sentenza di primo grado al Tribunale di Pescara per la tragedia dell’Hotel Rigopiano si conclude il processo di secondo grado alla Corte d’Appello all’Aquila.

Il disastro risale al 18 gennaio 2017 quando, alle 16.49, una valanga travolse e distrusse il lussuoso resort alle pendici del versante pescarese del Gran Sasso, provocando la morte di 29 persone. È stato già annunciato che la lettura del dispositivo di sentenza – prevista a porte chiuse – non avverrà prima delle 16.

Il collegio dei giudici presieduto da Aldo Manfredi dovrà decidere sui numerosi ricorsi presentati: primo fra tutti quello della procura di Pescara, contro l’assoluzione per 25 dei 30 imputati.

Altra protagonista del processo è la Carta Localizzazione Pericolo Valanghe (Clpv), mai attivata dalla Regione Abruzzo, tirata in ballo dai legali del sindaco di Farindola per dimostrare che in presenza di quella carta avrebbe avuto strumenti per effettuare interventi preventivi; nel mezzo una lunga serie di perizie che non hanno portato a un quadro di totale chiarezza. In Corte d’Appello, i due pm di Pescara, Anna Benigni e Andrea Papalia hanno ribadito in maniera approfondita le responsabilità degli imputati, sulla loro scia gli avvocati di parte civile, mentre la gran parte degli avvocati difensori ha attinto alle motivazioni della sentenza di primo grado e, in alcuni casi, ponendo dubbi perfino sulle legittimità dei ricorsi stessi. Un groviglio che il giudice Manfredi dovrà districare, una volta dato spazio ad eventuali repliche, a partire dalle 9.30 di stamattina, ora d’inizio udienza nell’Aula Magna del Tribunale dell’Aquila, e una corposa camera di consiglio; la lettura del dispositivo di sentenza – prevista a porte chiuse – non avverrà prima delle 16.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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