Edilizia, il settore rallenta la crescita nel 2024

L’edilizia in Abruzzo cresce nel 2024 seppur a ritmo minore rispetto al 2023. I numeri delle casse edili, dove afferiscono massa salari, operai, ore lavorate e imprese attive, mostrano un aumento. Si conferma comunque un trend positivo, con investimenti ancora molto alti. In Abruzzo incide anche il lavoro che si sta facendo sulle due ricostruzioni post sismiche e gli interventi finanziati dal Fondo Complementare riguardanti opere per il rilancio economico e sociale. L’Abruzzo è stata, inoltre, una delle Regioni a maggior utilizzo della misura del super bonus 110%: se la media nazionale si ferma al 5,8% l’Abruzzo segna un 6,4% degli edifici interessati dai benefici fiscali. Sulle opere del PNRR l’Abruzzo è in linea con il Paese al 38% dei cantieri aperti rispetto alla numerosità delle gare; più indietro rispetto al Nord 42% e al Centro 40%, ma il Sud risente di lavori di importo elevato che hanno una gestazione più lunga. Si prevede un incremento importante dei lavori PNRR nel 2025, anche a seguito dell’intervento su alcuni ostacoli come la mancanza di liquidità dei soggetti attuatori e la farraginosità dei controlli, problemi affrontati col Decreto MEF del 7 dicembre 2024. Il presidente di Ance Abruzzo, Enrico Ricci, commentando i numeri si mostra ottimista sull’immediato: “L’edilizia nella nostra regione è un settore che risente positivamente dell’opera del post sisma che ha ancora margini sulla ricostruzione 2016 e sulla ricostruzione pubblica del 2009 non ancora pienamente compiuta. Il PNRR darà lavoro per tutto il 2026, ma l’orizzonte si fa più vicino e si avverte sin da ora la necessità di intervenire sul futuro. Resta da concludere l’aggiornamento del prezzario unico del Cratere, fermo al 2022, e occorre prevedere la possibilità, nella ricostruzione, di contabilizzare i lavori del superbonus nel 2025, seppur con la possibilità di concluderli complessivamente nel 2026”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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