Elezioni regionali, Di Maio: si deve votare il prima possibile

Luigi Di Maio ha parlato a Pescara della incompatibilità del presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso eletto a marzo al Senato che deve optare tra le due cariche in questi giorni: “Se non capiamo quando si va a votare, le regionarie sono premature – ha detto prima di salire sul palco della manifestazione M5S pescarese – Però è chiaro che spero che la Giunta per le autorizzazioni del Senato si muova in modo tale che capiamo quando si va a votare in Abruzzo. Non si facciano giochini del tipo aspettiamo e mettiamo la pratica in fondo per arrivare alla primavera. Per me si deve votare il prima possibile perché un presidente di Regione che fa anche il senatore è difficile che riesca a fare bene tutte e due le cose”.

 

Immigrazione

”In questo paese non c’è razzismo, gli italiani non sono razzisti. Il problema è un altro: abbiamo un’opposizione che può parlare solo di razzismo perché se si inizia a parlare di lavoro deve dirvi che ve l’ha distrutto col Jobs Act, se inizia a parlare di imprese deve dire che te la distrugge con Equitalia e allora possono parlare solo di razzismo e ci fanno figure pessime perché tutti abbiamo scoperto che quell’uovo razzista è stato lanciato invece dal figlio di uno del PD e come per magia, e mi dispiace per quella nostra atleta che si è fatta strumentalizzare, dall’oggi al domani può di nuovo andare agli Europei”. Così Luigi Di Maio durante il suo intervento dal palco di piazza salotto a Pescara, dove si sono dati appuntamento gli attivisti del M5S. Di Maio ha proseguito negando che ci sia una emergenza razzismo: ”non c’è nessun problema, tanto che quei tre che erano degli aggressori razzisti la stampa può titolare che erano dei bravi ragazzi: basta solo che sei figlio di uno del PD e vieni sempre o scarcerato o prosciolto da qualsiasi accusa in questo Paese a causa di questo sistema mediatico che è vergognoso”. ”Il numero di atti di intolleranza in Italia è lo stesso dell’anno scorso. Solo che adesso fa notizia e fa notizia perché non hanno nessun altro argomento per attaccarci”, ha concluso sul tema.

Lavoro

“Questo decreto dà diritti ai lavoratori senza ledere quelli degli imprenditori, toglie i giovani dal precariato e che comincia a ridargli un po’ di dignità”ha detto il ministro del lavoro Di Maio che ha poi proseguito dicendo che “è assurdo che chi si oppone a questo Decreto Dignità siano proprio i sindacati e la sinistra: quella sinistra e quei sindacati che dovevano difendere i diritti di chi lavorava e invece si oppongono al mio decreto portando avanti il disegno di chi vuole sfruttare i nostri ragazzi. Io non ci sto al ricatto o ce li fate sfruttare o ce ne andiamo all’estero. I nostri giovani devono lavorare in Italia con dignità e da ministro del lavoro porterò avanti questo obbiettivo”. Parlando dei provvedimenti presi nel Decreto Dignità il ministro del Lavoro Luigi Di Maio ha affermato che ”in Italia si è fatto il Jobs Act per far venire le grandi big Company internazionali a sfruttare la nostra gente, ed è per questo che si stanno ribellando contro il decreto dignità: non per fare gli interessi dei piccoli e medi imprenditori, ma per fare gli interessi dei soliti, i grandi, quelli che vengono dall’estero, che gli hanno dato qualche tangente in passato per avere lo sblocco di un autorizzazione edilizia e poi sfruttare i nostri ragazzi. Non ho nessun problema a dire queste cose qua”, ha concluso il ministro del lavoro.

”Non ho nessun problema a dire che io non sono d’accordo sulla liberalizzazione dei voucher”,  ha detto il ministro del Lavoro Luigi Di Maio durante il suo intervento a Pescaranel corso della manifestazione del M5S. ”Quanta gente è passata per i voucher negli ultimi 5-6 anni? – si è chiesto Di Maio – I voucher, se si dovevano fare, li abbiamo fatti con criterio, si dovevano fare per poche ore a settimana e per alcune categorie, solo per alcuni settori. Noi l’abbiamo fatto per le strutture alberghiere, per l’agricoltura, massimo un tot di dipendenti, massimo di ore, perché ci possono essere dei picchi di produzione, hai bisogno di più dipendenti per 2-3 giorni, ma se ne hai bisogno per 2-3 settimane ci sono altri tipi di contratti che garantiscono le persone; non ci sono solo i voucher, soprattutto se il voucher te lo danno la mattina e te lo metti in tasca e poi ti pagano in nero e tu glielo ridai quando vai via dal lavoro. Queste cose le conosciamo e metteremo al lavoro l’ispettorato del lavoro”

Vaccini

“Sui vaccini stiamo portando avanti quello che abbiamo sempre detto in campagna elettorale”, ha detto Di Maio. “Abbiamo sempre detto che i bambini si devono vaccinare, che le famiglie che non vaccinano devono essere sensibilizzate a farlo ma allo stesso tempo non si può pensare di utilizzare la scuola come obbligo, perché questo meccanismo rischia non solo di continuare a non far vaccinare ma anche di escluderli da scuola”.

Tav

 ”La Tav? E’ nel contratto di governo. Ma sono anche contento che il ministro dell’economia francese che ho incontrato questa settimana abbia detto che capisce i miei dubbi sulla Tav Torino-Lione”, ha detto Di Maio

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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