Notizie d'Abruzzo le notizie della tua regione
Articoli Correlati
“La ristorazione segue il profilo decrescente dell’andamento dell’inflazione generale, passando dal 6,5 per cento di maggio al 6,3 per cento in più di giugno. Si avvertono gli effetti del raffreddamento dei prezzi dell’energia e degli alimenti che hanno condizionato favorevolmente l’intero tessuto economico. Restano, tuttavia, particolarmente alte le variazioni dei prezzi di altri importanti servizi turistici, primi tra tutti il trasporto aereo che, rispetto a un anno fa, segna un 23,5 per cento”. Lo rende noto il Centro studi di Fipe Confcommercio Pescara. La Federazione italiana pubblici esercizi, partendo dai dati diffusi dall’Istat, ha elaborato le informazioni per bar, ristoranti e mense.
“L’aumento dei prezzi nel canale bar è stato dello 0,3 per cento in più su base congiunturale, mentre rispetto a un anno fa l’aumento è stato del 4,8 per cento in più, ben al di sotto dell’inflazione generale”. Lo ha dichiarato Riccardo Padovano presidente Fipe Confcommercio. “Nello specifico, gli incrementi sopra la media, per questo canale, riguardano i prodotti di pasticceria e gelateria (6,2 per cento) e gli snack (5,4 per cento in più) – ha aggiunto – Se guardiamo ai ristoranti, in quelli tradizionali e nelle pizzerie a giugno gli aumenti sono decelerati rispetto a quanto rilevato il mese precedente, registrando rispettivamente 0,3 per cento e 0,1 per cento in più. Le variazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso si attestano al 5,5 per cento per i ristoranti e al 6,5 per cento in più per le pizzerie. Da segnalare l’aumento tendenziale dei prezzi nella delivery (11,3 per cento in più). Dai dati elaborati dal Centro studi della Fipe quest’anno è evidente un calo dei consumi che incide parecchio, nella ristorazione si vede in maniera particolare.”
