Secondo il rapporto GreenItaly 2024, il 13,1% degli occupati in Abruzzo è impiegato in settori legati alla sostenibilità, un dato in linea con la media nazionale del 13,4%. A livello italiano, si contano 3.163.400 occupati in ambiti green e ben 1.918.610 nuovi contratti nelle filiere della sostenibilità, pari al 34,8% del totale stipulato nel 2023. Rispetto ad altre regioni, l’Abruzzo supera Molise (12,6%) e Marche (12,3%), avvicinandosi a Veneto e Friuli Venezia Giulia (13,6% e 13,4%).
Il Rapporto ASviS “I territori e lo sviluppo sostenibile 2024” offre una panoramica dettagliata sullo stato di avanzamento verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). L’Abruzzo registra miglioramenti in diversi ambiti, come la salute (Goal 3), la parità di genere (Goal 5) e il consumo e la produzione responsabili (Goal 12). In particolare, tra il 2010 e il 2022, si è registrata una riduzione di 52,6 kg per abitante nella produzione di rifiuti e un incremento del 36,4% nella raccolta differenziata, a testimonianza di un crescente impegno verso l’economia circolare.
Tuttavia, persistono alcune criticità. Preoccupano l’aumento del 20,2% della dispersione idrica tra il 2012 e il 2022 (Goal 6), così come i peggioramenti registrati in ambiti chiave come la povertà (Goal 1), l’istruzione (Goal 4), le disuguaglianze (Goal 10), la vita sulla terra (Goal 15) e la pace e giustizia (Goal 16). Complessivamente, sei Obiettivi risultano in peggioramento, e la regione è attualmente in grado di raggiungere solo 8-9 dei 28 SDGs monitorati, un andamento simile a quello di regioni come Liguria e Veneto. Di questo si è parlato nella seconda edizione del Forum Abruzzo Sostenibile, nella sede di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico a Pescara.
L’evento, promosso da Confindustria Abruzzo Medio Adriatico in collaborazione con il Contratto di Rete Imprese per la Sostenibilità, si conferma come un’importante piattaforma di confronto a livello nazionale dedicata ai temi dello sviluppo sostenibile della Regione.
Il Forum ha offerto un’occasione di dialogo sul futuro dell’Abruzzo mettendo al centro della discussione le trasformazioni legate alla transizione ecologica e digitale, i nuovi modelli industriali e il ruolo strategico delle istituzioni.