I Neet sono oltre due milioni

L’Italia e’ “al primo posto per la percentuale di giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione”, i cosiddetti Neet, che sono oltre due milioni, ammonisce il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervenendo agli “Stati generali delle pensioni”, l’evento online organizzato dall’universita’ Bocconi e Deutsche Bank. Si tratta, sottolinea, “di un drammatico spreco di potenzialita’ a livello non solo economico, con conseguenze particolarmente gravi sul piano sociale: e’ urgente rispondere” e “da questo soprattutto dipende il futuro del Paese e, in ultima istanza, il rientro da un debito pubblico molto elevato e la sicurezza del mantenimento degli impegni sul fronte previdenziale”.

Il numero uno dell’Inps al contempo sottolinea la questione delle pensioni basse, sotto i mille euro, che nel Paese sono ancora oltre un terzo delle pensioni totali, il 34% – rimarca – e che “non riusciamo ad aumentare. La maggior parte di queste ha poco a che fare con il sistema contributivo; sono sostanzialmente pensioni tutte liquidate con il sistema retributivo”, afferma. Un’altra questione che Tridico rilancia e’ quella del salario minimo, “una esigenza che il Paese si deve porre”: “Abbiamo una quota troppo importante di lavoratori sotto 7-8 o 9 euro l’ora, che non vengono adeguatamente coperti dalla contrattazione”.

 

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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