Il ministro Bernini all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara

L’università deve ripensare al suo ruolo nella società e tornare a quella funzione di irrorazione disegnata da Calamandrei. Perché accada è necessario ripensare le 3 missioni dell’Università ossia la ricerca, la didattica, la terza missione e diventare in tutti e 3 i campi università aperta”. Lo ha detto oggi, il rettore dell’Università D’Annunzio Liborio Stuppia, intervenendo all’inaugurazione dell’Anno accademico 2023-2024 dell’Università degli studi Gabriele d’Annunzio Chieti-Pescara e commentando il calo delle iscrizioni nelle università abruzzesi (30%).Le università del Sud in generale “perdono 10 studenti ogni nuovo acquisto fuori regione – ha aggiunto il magnifico rettore – L’università deve essere dunque un’istituzione aperta al territorio, al dialogo alle culture, alle idee, all’innovazione, al miglioramento, alla internazionalizzazione, all’evoluzione sociale e culturale in un Paese di cui essa stessa deve essere infaticabile ed entusiasta promotrice – ha continuato – Soprattutto l’università deve essere aperta all’autocritica e al rinnovamento, disposta direi anche entusiasta di evolversi e incidere nel mondo che la circonda. Le 3 missioni dell’università vanno declinate in base al loro impatto nella vita sociale ed economica del paese e per la loro capacità di aumentare il benessere fisico psichico della popolazione – ha concluso – È ora che si comprenda che il ruolo della ricerca è quello di aumentare il sapere, quello della didattica è trasferire il sapere e quello della terza missione è applicare il sapere. Il sapere, dunque, è il comune denominatore delle nostre 3 missioni istituzionali, un sapere che resta fine a sé stesso e diventa un cumulo di nozioni nel momento in cui non riesce ad incidere in modo positivo e innovativo e trainante nella vita del Paese”.

“Questa università è bella e importante, ha una storia altrettanto importante e un futuro ugualmente importante. Una delle cose belle dell’Università Gabriele D’Annunzio sono i suoi percorsi formativi assolutamente innovativi”. Lo ha detto il ministro dell’università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, intervenendo all’inaugurazione dell’Anno accademico 2023-2024 dell’Università degli studi Gabriele d’Annunzio Chieti-Pescara. “In più, la Gabriele D’Annunzio ed io, quando era libera università e mi piace molto la parola libertà, come potete immaginare e mia coetanea, siamo nate entrambe nel 1965, ahimè – ha aggiunto – Quindi mi sento particolarmente legata all’Abruzzo per tutta una serie di motivi che coincidono in parte con l’inizio della mia attività politica, ma anche con una serie di rapporti che abbiamo sempre intrattenuto”.

La prima sfida è la internazionalizzazione, dobbiamo diventare internazionali, dobbiamo aprire dei corsi di studio in inglese, dobbiamo svecchiare dei corsi di studio, vedere quali sono le proposte che il territorio ci richiede, dobbiamo cambiare tantissime cose ma soprattutto una dimensione più internazionale è la sfida più importante che mi sono dato”. Lo ha detto il rettore dell’università ‘D’Annunzio’ di Chieti Pescara, Liborio Stuppia, a margine della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, la prima che lo vede nelle vesti di rettore, svoltasi nel campus di Chieti alla presenza del ministro dell’università e della ricerca Anna Maria Bernini. “Sarà un anno accademico importante – ha spiegato – perché abbiamo messo in opera tutta una serie di modifiche ad alcuni corsi di laurea, soprattutto Medicina, quindi dovrebbe essere un anno di grandi cambiamenti. E poi anche per la vita nel campus perché da maggio ogni venerdì sera ci saranno delle iniziative per gli studenti, quindi apriremo il campus di Chieti e poi anche quello di Pescara alle iniziative sociali e culturali dei ragazzi. La presenza del ministro Bernini è importante anche perché è la seconda volta che viene nel giro di pochi mesi, quindi non è un caso, chiaramente è il segno che in qualche modo apprezza che ci stiamo muovendo molto sulla stessa linea del ministero cioè di intervenire il più possibile per il diritto allo studio. Noi abbiamo stanziato un milione e mezzo per le borse di studio dei ragazzi e credo che ci sia apprezzamento per questa nostra attenzione al diritto allo studio”. Alla domanda su come una università si rende attrattiva “intanto sulla qualità, bisogna creare un brand, bisogna che si sappia che iscriversi in una università permette poi di avere dei titoli qualificati, e poi si rende attrattiva con la vita universitaria – ha risposto il rettore: da questo punto di vita il campus di Chieti è avvantaggiato, su Pescara faremo molto velocemente delle cose per renderlo più agevole e quindi una delle cose più importanti è che la vita quotidiana sia bella però ci vuole anche qualità dello studio perché altrimenti è inutile”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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