Il turismo di alta gamma vale 25 miliardi di euro

“La fine del tunnel e’ vicina” e il rilancio dell’Italia puo’ e deve partire dal turismo, in particolare da quello del lusso che “potra’ e dovra’ tornare a difendere il proprio brand di eccellenza nel mondo e a promuovere l’Italia nel mondo”. A dirlo e’ il ministro del turismo, Massimo Garavaglia, nel video-messaggio che ha aperto la giornata di Altagamma, sottolineando che il luxury travel “ha una naturale vocazione per l’internazionalizzazione” sono infatti gli stranieri “a garantire l’80% della spesa del settore”. Il turismo di alta gamma vale 25 miliardi di euro: una cifra che raggiunge i 60 miliardi, ossia il 3% del Pil, se si considera l’indotto, fra spese e consumi diretti e indiretti, ma che se opportunamente potenziato, puo’ crescere fino a 100 miliardi di valore diretto, cui si aggiungono le positive ricadute di indotto sul territorio. E’ dunque un ingrediente imprescindibile delle strategie di rilancio del Paese e della nostra economia e ha un forte impatto sul territorio e su molti dei settori del made in Italy, sottolinea Altagamma. Secondo la fondazione, per il potenziamento del luxury in Italia dagli attuali 25 miliardi fino ai possibili 100 miliardi e’ necessario creare le condizioni sistemiche attraverso un piano strategico di sviluppo del turismo di alta gamma.

E cio’ e’ possibile aumentando la penetrazione di viaggiatori alto di gamma – circa il 60% degli e’lite shopper e l’80% dei miliardari cinesi che non sono stati in Italia (2019) – nonche’ la frequenza e durata della visita. Aumentando anche il numero di viaggiatori alto di gamma italiani (tra gli uno e i tre milioni dei viaggi solitamente fatti all’estero). Il tutto generando un coinvolgimento e un indotto di un numero maggiore di destinazioni in Italia, con una stagione piu’ lunga e un calendario di iniziative lungo tutto l’anno. Necessario, inoltre, puntare sull’informatizzazione del comparto turistico. Su questo punto “ce la stiamo mettendo tutta, abbiamo messo tante risorse ma soprattutto tanta volonta’ di cambiare e dare una spinta non solo da parte pubblica ma incentivando una parte privata”, ha assicurato Garavaglia, intervenendo al dibattito “Giovani e innovazione per rilanciare il Turismo e l’Italia” organizzato dal Consiglio Nazionale dei Giovani, in occasione degli Stati generali del Turismo. Secondo il ministro, infatti, “il settore ha bisogno di fare un salto qualitativo nella formazione, manageriale e digitale”. Nello specifico, ha proseguito, “buona parte delle risorse del Pnrr vanno proprio in questa direzione: digitalizzazione, un hub digitale collegato a tutto il sistema digitale privato e pubblico a diversi livelli e la sostenibilita’ ambientale e sociale delle strutture”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Caffè al bar, Pescara la provincia col maggior rincaro d’Italia per la tazzina

I rialzi delle quotazioni del caffè sui mercati internazionali rischiano di avere ripercussioni dirette sulle …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *